Con 60 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto nel corso della seduta di oggi l’Ars ha approvato il disegno di legge sulla Pesca Mediterranea (“Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della pesa mediterranea in Sicilia”).

“Dopo quasi vent’anni dotiamo la Sicilia di una legge sulla pesca moderna, articolata, attenta alla marineria e alle attività sportive, sensibile alle esigenze ambientali e adatta a rilanciare un settore produttivo purtroppo trascurato nel passato. Ringrazio tutti i gruppi parlamentari per il lavoro svolto in un clima di grande responsabilità”.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci esprime così la propria soddisfazione per l’approvazione all’unanimità a Sala d’Ercole del disegno di legge “Norme per la salvaguardia della cultura e delle identità marine e per la promozione dell’economia del mare. Disciplina della Pesca Mediterranea in Sicilia”.

Un testo composto da 42 articoli suddivisi in 9 capi che è stato presentato dal governo regionale. La legge, di fatto, va a regolamentare le diverse attività legate all’economia del mare e all’indotto che intorno ad esso ruota con l’obiettivo di modernizzare, innovare e valorizzare le attività degli imprenditori ittici, favorendo la pesca turismo, l’ittiturismo e la vendita diretta. Ma non solo: la nuova normativa ha tra le proprie finalità lo sviluppo delle infrastrutture di filiera come i mercati del pescatore, i mercati ittici, i porti e i luoghi di sbarco, da realizzare attraverso la costituzione di una “Rete di Coordinamento dei comuni marinari siciliani”, preservando il patrimonio culturale di borghi marinari, tonnare fisse, barche da pesca tradizionali come le feluche, e il sostegno delle relazioni e della cooperazione transfrontaliera mediterranea. Ampio spazio è dedicato anche alla sostenibilità ambientale e ai Piani di Gestione, ovvero a tutte quelle norme che disciplinano come e dove i pescatori possono svolgere la propria attività, la tipologia degli attrezzi da pesca nonché i periodi nei quali è concessa.

E’, inoltre, prevista l’istituzione del “Registro delle identità della Pesca Mediterranea e dei Borghi Marinari”, che sarà tenuto dal dipartimento regionale della Pesca Mediterranea e avrà l’obiettivo di identificare, documentare e classificare i saperi e le conoscenze marinare al fine di salvaguardarle dal rischio estinzione. Tra le novità introdotte, anche “Le Strade e le Rotte del Tonno rosso”, itinerari turistici che coinvolgeranno, tra l’altro, musei del mare e aree marine protette.