La Nuova Democrazia Cristiana avrà una proiezione nazionale e subito dopo le elezioni del 25 settembre si unirà all’Udc. Insomma, torna lo Scudo Crociato. Lo ha annunciato a Talk Sicilia, Sandro Oliveri, candidato per la nuova Dc all’Assemblea regionale siciliana.

“È un progetto nazionale ed è anche il mio progetto – spiega Oliveri-  la Dc tornerà a essere un partito nazionale perché si fonderà con con l’Udc. Ne ho parlato anche io con il segretario nazionale Cesa e con il coordinatore regionale del nostro partito, Totò Cuffaro. Dopo le elezioni si fonderanno insieme il nome e il simbolo, quindi si ritornerà all’antica, alla Democrazia Cristiana”.

“L’idea mi piace una vecchia, antica Democrazia Cristiana. Ma bisogna fare chiarezza. Tutti quanti ci ricordiamo la Democrazia Cristiana dell’ultimo periodo, quella che era diventata un luogo di potere, che ha fatto danni. Ci ispiriamo senza dubbio alla vera Dc, quella degli albori, quella che portava avanti i principi del cattolicesimo sociale di Don Sturzo”.

E’ una storia che Oliveri rivendica con orgoglio. “Vogliamo ripartire dai valori di quella Dc che aveva fatto grande l’Italia per 40 anni.  Ora ci vuole un programma, Io parto da quei valori, ispirandomi proprio a Don Sturzo che parlava dell’integrità della famiglia,  valori fondanti che vanno ripristinati e necessitano di una protezione particolare”.

Sembra paradossale, ma a detta di Oliveri, la Sicilia potrebbe essere all’avanguardia nella “protezione” della famiglia: “Noi abbiamo in Sicilia, una  legge, la numero 10 del 2003, che è una tra le più avanzate al mondo. Anche nel mio programma, la tutela della famiglia è al primo punto delle cose da fare.

Sandro Oliveri si ispira alla dottrina religiosa nel suo agire da politico.  La sua spiccata vocazione per l’impegno politico lo ha portato a diventare il primo pentecostale alla Camera dei deputati nel 2011 fino al 2013. Nel 2017 diventa presidente della Fondazione Chàrisma, l’ente che gestisce la Facoltà pentecostale di Scienze religiose.