Oltre duemila sfratti eseguiti in un anno in Sicilia, 9.920 in via d’esecuzione. E “un trend in continua crescita negli ultimi anni”. Un’emergenza casa, secondo Cgil Cisl e Uil, per denunciare la quale i sindacati inquilini dei confederali, Sunia, Sicet e Uniat, hanno organizzato stamani una manifestazione regionale con presidio davanti alla presidenza della Regione.

Sunia, Sicet e Uniat protestano “contro il disinteresse del governo regionale e l’assenza nell’agenda politica di un piano strategico sul diritto all’abitare dignitoso”. In Sicilia, sostengono, “trentamila famiglie attendono da anni una casa popolare e interi quartieri di edilizia residenziale pubblica sono abbandonati al degrado”.

Per i sindacati, “sono indispensabili una legge quadro sul diritto all’abitare e una programmazione coordinata degli interventi e dei finanziamenti. Contemporaneamente, va avviato un confronto con le parti sociali anche per cambiare l’attuale inefficiente sistema di gestione del patrimonio abitativo pubblico, contrastando incuria, mal governo e sprechi”.

Sunia Cgil, Sicet Cisl e Uniat Uil puntano il dito contro l’incapacità e il disinteresse del Governo della Regione. Il punto, precisano in una nota, è che “nella Finanziaria regionale mancano le risorse destinate all’emergenza e al disagio abitativo”. Il patrimonio abitativo pubblico nell’Isola versa in condizioni di degrado ma “registriamo – insistono – l’assenza di qualsiasi progetto per aumentare l’offerta di alloggi pubblici a canone sostenibile”.

Secondo i sindacati, a mancare sono tra l’altro strumenti efficaci per sostenere gli sfrattati, i senzatetto e le famiglie in grave disagio abitativo e c’è il concreto rischio che anche i fondi europei destinati alla riqualificazione energetica del patrimonio abitativo pubblico e quelli finalizzati a progetti di inclusione sociale, possano non essere utilizzati appieno. Cgil Cisl e Uil invocano quindi “un progetto di nuova edilizia popolare, moderna ed efficiente, da avviare utilizzando anche i 200 milioni di fondi ex Gescal”. Chiedono che sia riqualificato il patrimonio immobiliare di proprietà degli enti pubblici e sollecitano l’impiego a fini abitativi dei beni confiscati alla mafia. Inoltre, si attendono un programma di interventi per la “rigenerazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica”.

“Manca una politica abitativa, mancano interventi per dare risposte alle famiglie; ci sono 10 mila famiglie che si trovano in condizioni di disagio abitativo e 40 mila in graduatoria nelle liste per ottenere alloggi popolari. Bisogna predisporre un piano casa per aumentare l’offerta di alloggi pubblici a canone sostenibile e rilanciare anche l’occupazione edile a Palermo e nella nostra Regione”.

Lo afferma Zaher Darwish alla manifestazione regionale in piazza Indipendenza di Sunia Sicet e Uniat per protestare contro la mancanza in finanziaria di risorse per l’emergenza abitativa, che in Sicilia ha punte drammatiche: oltre 2.000 sfratti eseguiti in Sicilia nel 2015 e 8.920 in esecuzione, 30 mila famiglie in attesa da anni di una casa popolare; i 35 per cento di morosi, il 40 per cento di occupazioni abusive. Oltre a un numero in crescita di famiglie in coabitazione per risparmiare sull’affitto.
Alla manifestazione erano presenti, a sostegno del sindacato degli inquilini Sunia, anche gli edili della Fillea e la categoria Nidil.

Il Sunia, in “cartello” con le associazioni Comitato di lotta per la casa “12 luglio” e Prendocasa nei prossimi giorni avvierà una class action per sollevare il problema dei minori al seguito di famiglie in condizioni di emergenza abitativa, spesso inviati dall’assistenza sociale verso le case-famiglia. Destinatari dell’iniziativa saranno il Comune e il Tribunale dei minori.

“C’è una costante violazione dei diritti dei minori che sta passando sotto silenzio. Nelle linee guida sulla giurisprudenza a favore della tutela dei minori si dice esplicitamente che non può essere allontanato dalla famiglia il minore per motivi esclusivamente economici o ambientali – sostengono Sunia, Prendocasa e Comitato di lotta per la casa 12 luglio – Il Comune spende ogni anno 20 milioni di fondi per le case famiglia. Parte di questi soldi potrebbe essere utilizzati per dare un sostegno all’affitto a queste famiglia, non smembrando così il nucleo, preservando l’unità della famiglia e il diritto del minore alla casa. Questo problema lo abbiamo posto all’attenzione del consiglio comunale sotto forma di emendamento al regolamento per l’emergenza casa”.

Nella piattaforma elaborata per il confronto con le istituzioni comunali tra le richieste si va dal blocco immediato degli sfratti e degli sgomberi, alla requisizione degli immobili sfitti, al recupero e all’utilizzo per scopi abitativi degli immobili confiscati e del patrimonio abitativo. “Anche la pratica dell’auto-recupero del patrimonio pubblico e privato sfitto può essere una risposta importante all’emergenza abitativa”.

Sull’emergenza casa in Sicilia si insedierà un tavolo di confronto permanente governo- sindacati e la discussione sarà avviata a partire dalle richieste di Sunia, Sicet e Uniat. Lo fanno sapere i sindacati regionali degli inquilini a conclusione dell’incontro con l’assessore regionale alle infrastrutture Giovanni Pistorio , nel giorno del presidio organizzato proprio per chiedere interventi per fare fronte al disagio abitativo in Sicilia.

“Occorre fare presto- ha detto la segretaria regionale del Sunia, Giusy Milazzo- perché la situazione è grave nel territorio siciliano”. Milazzo ha aggiunto che “il progetto di riforma della governance del patrimonio abitativo pubblico non può che avere come interlocutori le organizzazioni che rappresentano gli inquilini”. Alla richiesta dell’assessore Pistorio ai sindacati di dire la loro sulla proposta di sanatoria sull’abusivismo, i rappresentanti di Sunia, Sicet e Uniat hanno detto che faranno avere una nota al governo in cui spiegano la loro posizione in modo articolato. “ Il Sunia – afferma Milazzo- non può che esprimere dissenso su una proposta che penalizza le 30 mila famiglie in attesa dell’assegnazione di un alloggio”.

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