Ombre sull’assegnazione dei contributi comunitari alle aziende private in Sicilia. Le ha riscontrate la sezione giurisdizionale della Corte di Conti. “Si verificano casi di contributi comunitari assegnati in maniera strana. Qualcosa che non funziona nel sistema c è”. Lo ha affermato la presidente  della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti Luciana Savagnone, a margine dell inaugurazione dell’ anno giudiziario.

“Questi contributi sono stati assegnati, non percepiti – ha detto Savagnone –  è un fenomeno vasto il fenomeno dei proprietari che dichiarano terreni di persone che invece risultano defunte. Non c è un monitoraggio, un controllo, occorre coinvolgere nei giudizi di responsabilità non solo gli enti concessori ma i soggetti intermedi che sono quelli che sbrigano le pratiche. Questo vale sia per i contributi agricoli che per i Por, dove le banche fanno da intermediari. Le banche dovrebbero ad ogni tranche di contributo erogato controllare su quello che si è fatto con la prima rata. È’ indispensabile agire su questo fronte, ma l’ amministrazione è inerte”.

Altro tema dolente è quello dell’uso del denaro pubblico: “E’un principio indefettibile che si debba dare conto di quello che si spende. Non si può dire questi soldi sono miei. Il denaro pubblico non può in alcun modo essere finalizzato ad una spesa personale. Abbiamo riscontrato questi reati”.

Il magistrato contabile ha confermato che l’ indagine sulle spese dei gruppi  ha portato a riscontrare reati che riguardano un uso scorretto di denaro pubblico e afferma “abbiamo riscontrato anomalie nella spesa: contributi spesi per finanziare la sede del partito, che non sono in alcun modo ammessi. C è un gruppo parlamentare misto composto da tanti soggetti che appartengono a partiti diversi. Non è ammissibile che ciascuno finanzi il proprio partito. È evidente che la finalità è stata un altra”. “Ci siamo occupati nelle nostre sentenze – ha aggiunto – in particolare del contributo unificato destinato ai gruppi parlamentari, quel contributo mensile erogato in relazione ai componenti che deve servire al mantenimento del gruppo, ma i gruppi sono stati destinatari di una serie di altri contributi per portaborse, per i dipendenti stabilizzati, il singolo parlamentare ha un rimborso spese anche per l’ informatica. Questo contributo unificato deve pertanto servire esclusivamente al funzionamento è così non è stato”.