Omicidio Trapani mascherato da incidente –  Ucciso dal fratello delle sua donna delle pulizie perché accusato di molestarla. Sarebbe questo il movente dell’omicidio avvenuto a Trapani nella borgata di Milo. Il delitto è avvenuto il 18 agosto ma la vittima è morta in ospedale solo nella notte fra lunedì e martedì a Palermo.

Ad accoltellare a morte Domenico Barbera, 66 anni, originario di Paceco, sarebbe stato Francesco Angelo, 23 anni, ora fermato  dai carabinieri di Trapani. Per gli investigatori dell’Arma è lui l’assassino dell”agricoltore che lo
scorso 18 agosto è stato accompagnato al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate di Trapani con profonde ferite.

Ai medici l’uomo aveva riferito di essere rimasto vittima di un pirata della strada che lo aveva investito mentre passeggiava in bicicletta. Ma i medici, che lo hanno operato, hanno smentito subito la sua versione. Quelle profonde
ferite al torace erano state inflitte con un’arma da taglio.

A confermare i sospetti del personale sanitario trapanese sono stati, poi, i colleghi di Palermo quando l’uomo è stato trasferito al civico dopo l’aggravarsi delle sue condizioni. lì barbera è morto nella notte fra lunedì e martedì.

Le indagini, immediatamente scattate, hanno permesso di dare un volto all”aggressore del 66enne. A scatenare la furia omicida di Angelo sarebbero state le presunte molestie di Barbera nei confronti della sorella, che nella casa di campagna della vittima lavorava come donna delle pulizie.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio e dal sostituto Rossana Penna, hanno permesso di raccogliere quelli che vengono definiti “numerosi e inconfutabili elementi” a carico dell’arrestato. Gli inquirenti hanno acquisito numerose testimonianze e passato al setaccio gli ultimi istanti della vita della vittima, prima del ricovero in ospedale, per risalire all’identità del colpevole.