“Ho avuto paura che i Bua ammazzassero me e le mie sorelle, ma soprattutto mio padre. Sono le uniche persone che mi sono rimaste”.
Così Alessandra Ballarò ha spiegato al gip Maria Cristina Sala le ultime fasi della lite che ha portato – sabato scorso – all’omicidio di Leonardo Bua e al ferimento del fratello, colpito ad un fianco, che è ancora in rianimazione in coma farmacologico.
http://palermo.blogsicilia.it/omicidio-allarenella-alessandra-ballaro-studiava-per-diventare-estetista/412937/ che questa mattina ha spiegato, in lunghe dichiarazioni spontanee, cosa è accaduto sabato e nei mesi precedenti.
“Sono disperata e pentita, ma non si può tornare indietro. Questa tragedia mi ha distrutto”, ha aggiunto. Tra le due famiglie i dissidi per questioni economiche hanno radici lontane.
Alessandra Ballarò, assistita dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, ha raccontato al gip e al pm Amelia Luise che già a febbraio scorso i Ballarò avevano trovato le ruote dell’auto tagliate e il parabrezza rotto.
Qualche tempo dopo il fratello era stato picchiato e la famiglia aveva fatto una denuncia contro ignoti. Successivamente due colpi di pistola sarebbero stati sparati a maggio scorso contro l’abitazione della famiglia di piazzetta Caruso e da allora la tensione è salita fino a esplodere sabato scorso quando Alessandra Ballarò ha sparato.
“Mio padre è stato preso a schiaffi – ha raccontato Alessandra Ballarò – e poi i Bua hanno preso degli attrezzi, tra cui un bastone, da una moto ape”.
In quel momento la ragazza avrebbe deciso di agire.
Intanto la guerra tra i Ballarò e i Bua prosegue su Facebook.
Commenta con Facebook