Emergono sempre più ombre attorno al presunto assassino di Leonardo Lauriano, l’88enne di Partinico ucciso con 63 coltellate nel novembre scorso nel garage di casa sua in via Marconi. Tra le prove che hanno portato ieri all’arresto di Raffaele Nazzareno Monte, 75 anni, accusato di omicidio premeditato, ci sarebbero anche le intercettazioni alle utenze telefoniche dell’indagato, della moglie e dei figli. Appare evidente che moglie e figli del presunto omicida volessero nascondere qualcosa e per questo in ogni conversazione captata c’era sempre la stessa tiritera: al telefono non si doveva parlare. Questo perché evidentemente sapevano che le utenze erano sicuramente sotto controllo.

Nessuna ammissione esplicita ma…

Il Gip nell’ordinanza di autorizzazione all’arresto lo scrive: “Le intercettazioni non contengono ammissioni esplicite di responsabilità in capo al Monte Nazzareno – si legge – ma rappresentano un granitico supporto al quadro probatorio a carico dell’indagato”. “E’ finita la vita di tutte e due – dice Monte rivolgendosi disperato alla moglie -, la colpa è mia sangue mio”. Il movente, secondo i carabinieri, sarebbe stato quello di problemi economici per Monte. Avrebbe chiesto a Lauriano un prestito di oltre 50 mila euro per evitare che la sua casa finisse ad un’asta giudiziaria ma la vittima non acconsentì mai a dare quel denaro.

Il figlio dell’indagato: “Non parlare”

C’è una ben precisa intercettazione, ambientale e telefonica, in cui uno dei figli parla con Monte quando era ricoverato all’ospedale di Corleone e mima con chiarezza di non parlare con nessuno al telefono, temendo quindi di essere ascoltati. L’indagato in maniera ossessiva chiede al figlio se è agli arresti domiciliari, temendo la misura cautelare, e all’ennesima domanda lo stesso figlio si altera: “Ti ho detto che…di presenza! Ma perché non mi ascolti! Ti dico che te lo dico di presenza e mi devi fare parlare per forza a…”.

Anche la moglie gli intima il silenzio

Ad un certo punto anche la moglie dell’indagato comincia a intimargli di stare in silenzio: “Nella macchina di Romina (amica di famiglia, ndr) non parlare di niente completamente! …A casa, niente! Non devi parlare di niente! Stai bene e basta…va bene?”.

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