Ucciso a coltellate a ben 88 anni e ad assassinarlo sarebbe stato un altro anziano, un 75enne. Si chiama Nazareno Monte ed è stato bloccato dai carabinieri mentre serenamente si trovava al bar in pieno centro a Partinico.
Fermato presunto autore del delitto di Partinico
I carabinieri hanno, così, eseguito a Partinico un’ordinanza l cautelare in carcere emessa dal gip di Palermo capoluogo nei confronti del 75enne partinicese, accusato dell’omicidio di Leonardo Lauriano, pensionato 88enne di Partinico ucciso con numerose coltellate il 5 novembre del 2021.
Le indagini partite dal garage della vittima
Le indagini dei militari sono iniziate alle 19 del 5 novembre scorso quando nel garage dell’abitazione è stato ritrovato il cadavere. Grazie agli accertamenti tecnici svolti sui reperti sequestrati, è stato possibile trovare tracce biologiche riconducibili alla vittima su alcuni oggetti e capi di abbigliamento appartenuti all’indagato, oltre al fatto che dall’esame dei filmati degli impianti di videosorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione di Lauriano sono stati ricostruiti gli spostamenti dell’indagato il 5 novembre scorso e ne è stata documentata la presenza nei pressi della scena del delitto. Il movente dell’assassino sarebbe di natura economica.
I primi accertamenti dopo i delitto
Avrebbe agito con efferatezza, rabbia e violenza estrema e inaudita. Dall’autopsia sul corpo di Leonardo Lauriano era emerso subito un primo identikit dell’omicida. E cioè che l’assassino dell’88enne di Partinico, finito nel garage di casa sua in via Marconi, ha agito con crudeltà e ferocia. Segno che probabilmente quanto accaduto sia il culmine di un’acredine maturata tra l’anziano e il suo carnefice. Quel che è emerso dall’autopsia è il numero impressionante di coltellate nei confronti di Lauriano: ben 59, sparse tra il collo e il torace.
Chi era Lauriano
L’anziano era ritenuto dal paese un benestante. Si era sparsa la diceria che l’uomo tenesse soldi in casa. Nel 2012 e nel 2014 era rimasto vittima di rapine. Nell’ultimo colpo si racconta che fossero stati portati via 90 mila euro. L’uomo non si fidava delle banche, preferiva tenere i contanti in casa. Forse anche stavolta potrebbe essere stato qualcuno che voleva derubarlo. L’uomo era sempre generoso e la porta di casa sua era sempre aperta a quanti chiedevano aiuto.
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