Ladri in azione all’interno dell’appartamento a Partinico che fu di proprietà di Leonardo Lauriano, l’uomo ucciso nel novembre scorso con una sessantina di coltellate. Qualcuno è entrato all’interno dell’appartamento di via Marconi, scassinando la porta d’ingresso in legno e persino la robusta inferriata interna che fa accedere all’interno dell’immobile. La casa è stata trovata completamente a soqquadro, ad intervenire i poliziotti del commissariato cittadino.

Ladri o qualcuno cercava qualcosa?

Considerando quanto accaduto si infittisce sicuramente il mistero attorno all’efferata morte dell’anziano di 88 anni. Al momento c’è un iscritto nel registro degli indagati che è a piede libero, un uomo settantenne anche lui di Partinico su cui sono ricaduti i sospetti dei carabinieri. Da una prima ispezione dell’appartamento non è stato possibile riuscire a capire se mancasse qualcosa. Tale era la confusione creata da chi si è intrufolato nell’appartamento. Si faranno dunque ulteriori accertamenti per capire se davvero si possa essere trattato di ladri o magari di qualcuno che cercava qualcosa di specifico e voleva farlo sparire dalla circolazione.

Rovistato ovunque

L’impressione è stata quella che qualcuno cercasse qualcosa, almeno dal modo in cui è stato rivoltato come un calzino l’interno della casa. E’ stato praticamente rovistato ovunque. Lauriano fu trovato morto nel garage di quella stessa casa, proprio davanti al garage d’ingresso a due passi dalla porta d’ingresso che è stata divelta. Ancora adesso il garage è sotto sequestro e sono in corso una serie di perizie su alcuni indumenti ed oggetti che sono stati sequestrati nella casa del sospettato. Dall’esame si dovrà accertare anzitutto se esistono tracce biologiche della vittima su quegli indumenti, e  sua volta se in questi stessi indumenti vi siano tracce non solo dell’indagato ma anche di altri soggetti.

La vittima e le controversie giudiziarie

Leonardo Lauriano veniva considerata una brava persona, un onesto lavoratore dalla maggior parte dei conoscenti. Ma c’è anche chi sostiene che avesse un carattere spigoloso e che spesso si sia imbattuto in controversie giudiziarie per questioni di eredità. Sino a che ne ha avuto le forze ha svolto il lavoro di tassista, da quando era andato in pensione di dedicava alla campagna e ad assistere persone anziane.

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