Non uno ma dieci omicidi. Damiano Torrente, l’amante assassino che ha confessato l’omicidio di Ruxandra Vesco e ne ha fatto trovare i resti salvo poi ritrattare, in passato, appena una settimana prima, aveva confessato non uno ma ben dieci omicidi. Per la precisione 8 prima e due dopo. Ma le presunte vittime di quei delitti vennero trovate in perfetta salute dagli uomini della squadra mobile e per questo non venne creduto.
Ora si trova in carcere dopo aver confessato ai carabinieri l’omicidio di Ruxandra perchè i resti umani in un sacco c’erano davvero nel crepaccio di Monte Pellegrino che ha indicato.
Ma adesso al gip non risponde. Non riesce più a dormire, è stanco, non se la sente di parlare. Certamente Torrente ha problemi di cocaina ma adesso sarà una perizia ad accertare se ha problemi mentali. E intanto gli investigatori, anche loro sorpresi dalla confessione ritrattata, guardano in tutte le direzioni. Sono tre le donne uccise fra i “Cold case” palermitani ovvero i casi irrisolti che adesso si analizzano anche se sono molte di più le scomparse. Casi che non hanno nulla a che fare con Torrente ma sui quali si vuole tornare per capire se possa essere sfuggito qualcosa.
La vicenda di Torrente ha riportato, infatti, interesse verso questi casi che non sono collegati ma forse bisogna riguardarli meglio. Li mette insieme il Giornale di Sicilia oggi in edicola
Agostina Guarneri, un’anziana prostituta di 57 anni, venne uccisa il 19 agosto 2002 con una decina di coltellate in un viale della Favorita. Un delitto senza responsabile, come talvolta accade quando di mezzo ci sono donne con trascorsi pericolosi. Nel giro si faceva chiamare Beatrice.
Anna Maria Renna, 62 anni, è la seconda vittima dinomicidio rimasto senza colpevole. Era un’altra prostituta ma esercitava a casa sua, in un appartamento di via Maggiore Toselli, a due passi da via Marchese di Villabianca nel centro residenziale di Palermo. Dell’assassino ci sono impronte e dna ma non il nome.
E infine Antonietta Giarrusso, titolare di una negozio di parrucche in via Dante. Non era certamente una prostituta, tutt’altro ma venne anche lei uccisa a coltellate, era il 30 aprile 2012. Pure in questo caso, fu individuato il Dna dell’assassino, in una traccia di sangue lasciata su una tenda. Ma dell’assassino nessuna traccia
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