Per i parenti della vittima del pizzaiolo morto a gennaio del 2019 a Termini Imerese i 30 anni di carcere richiesti dal pm alla moglie accusata di avere avvelenato il marito sono troppo pochi. È quanto hanno chiesto i parenti della vittima del pizzaiolo, Sebastiano Rosella Musico, che si sono costituiti in giudizio assistiti dagli avvocati Salvatore Sansone e Salvatore Di Lisi.

Lo hanno fatto questa mattina davanti al gup del Tribunale di Termini Imerese. La moglie del pizzaiolo Loredana Graziano, ai domiciliari perché è diventata madre da qualche mese, è accusata dell’omicidio.

Inizialmente si era ipotizzato la morte naturale

Inizialmente si era ipotizzato che il pizzaiolo fosse morto per un infarto. Le indagini dei carabinieri e l’autopsia eseguita sul corpo dell’uomo accertarono che invece venne avvelenato con la somministrazione di cianuro e di un anticoagulante, il Coumadin. Le indagini erano state riaperte dopo le dichiarazioni dell’ex amante e compagno della donna, che aveva riferito che sarebbe stata lei stessa a confessargli di aver avvelenato il marito.

La parte civile ha elencato altri reati che il Pm non ha contestato

A spingerla la voglia di cambiare vita e il desiderio di maternità come emergeva anche da numerose intercettazioni. Nel corso dell’udienza di oggi la parte civile ha però elencato una serie di motivi per i quali Graziano meriterebbe invece il fine pena mai, ovvero una serie di reati che avrebbe commesso e che il pm non le ha però contestato.

Le parole degli avvocati

“Prima di tutto – spiegano gli avvocati – il tentato omicidio: l’imputata prima di riuscire nel suo intento, sostengono gli avvocati, avrebbe provato ad ammazzare il marito somministrandogli un anticoagulante per un lungo periodo. Poi la donna avrebbe anche simulato il reato di stalking, accusando l’ex amante di averla perseguitata, così come lo aveva accusato di aver portato il cibo al marito nella fase in cui gli sarebbe stato somministrato l’anticoagulante. Infine a Graziano non verrebbe contestato un altro reato, quello di truffa aggravata, perché dopo l’omicidio del marito avrebbe intascato 23.316,77 euro, un premio assicurativo legato ad una polizza sulla vita stipulata da Rosella Musico”.

Tra due settimane nuova udienza

Sarà il giudice a stabilire se accogliere queste richieste. Tra due settimane è prevista una nuova udienza, in cui la parola passerà alla difesa dell’imputata.

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