I carabinieri stanno passando al setaccio tutte le schede di intervento delle ambulanze impegnate lunedì pomeriggio quando l’operaio Edmondo Fejzullai è caduto da una scala mentre stava lavorando al Tribunale di Palermo ed è finito su una lastra di vetro tranciandosi la vena femorale.

I primi soccorsi sono arrivati dopo circa sedici minuti. Le ambulanze del 118 erano bloccate nei pronto soccorso per lasciare i pazienti in attesa di ricovero. Una situazione che si ripete spesso e in più di una occasione era stata segnalata dai vertici del servizio sanitario di soccorso.

“Passa troppo tempo prima di affidare il malato ai medici e ai sanitari del 118 – spiegano dal 118 – Un comportamento a volte che non si riesce a comprendere. Le ambulanze in servizio sono quelle previste dalle convenenniozioni. Però alcune volte restano bloccate nelle aree di emergenza per troppo tempo”.

Le indagini sono condotte dai carabinieri coordinate dal sostituto procuratore Francesco Gualtieri e il procuratore aggiunto Ennio Petrigni, adesso stanno cercando di ricostruire tutti questi passaggi.

In questi giorni i carabinieri sono andati al 118 e hanno sequestrato tutte le schede di intervento e le comunicazioni telefoniche.

L’inchiesta è aperta per omicidio colposo a carico di ignoti. Si attende anche l’esito dell’autopsia che dovrà dare risposte utili alle indagini.

Ad esempio se l’operaio che stava passando la fibra in Tribunale poteva essere salvato se un’ambulanza con il medico arrivava presto.