Il ‘disability manager’ è il nuovo ufficio che il candidato sindaco e attuale primo cittadino Leoluca Orlando promette di volere istituire nel suo prossimo mandato.  Un annuncio che arriva nel corso di una conferenza stampa nel quartiere Ballarò con l’assessore designato alle Politiche sociali Giuseppe Messina e con i rappresentanti delle associazioni impegnate nella tutela e difesa dei diritti dei disabili.

Un ufficio che sarà frutto della collaborazione e condivisione di questa realtà impegnate nel settore e dipenderà direttamente dal Gabinetto del Sindaco.

“Il disability manager – si legge nel documento finale – è un facilitatore creativo, con il compito di costruire soluzioni che sostengano l’autonomia della persona con disabilità nelle diverse sfere della vita quotidiana. È, dunque, un costruttore di reti, di servizi, di soluzioni che, partendo necessariamente dai bisogni della persona con disabilità, dispone degli strumenti per realizzare una visione unitaria
e coordinata, per migliorare la qualità delle politiche territoriali”.

“Il disability manager – spiega Orlando – non è legato alle politiche sociali perché la disabilità non può essere confinata nell’assistenza sociale, nel mero rapporto economico. Il disabile va tutelato in quanto cittadino”.

Temi molto cari, non da oggi a Rosì Pennino, assessore designato alle Politiche Sociali da Fabrizio Ferrandelli  che commenta così il progetto:

“In questi anni i disabili non hanno avuto ciò che era utile per loro forse perché non eravamo in campagna elettorale? O le idee di Rosi Pennino diventano buone solo dopo che Fabrizio Ferrandelli la designa come assessore?” – sottolinea -. Era il 2 aprile 2014 quando sul palco della giornata mondiale per l’autismo – precisa Rosi Pennino – chiesi al sindaco Orlando l’istituzione di una figura unica in grado di rispondere ai bisogni delle famiglie dei disabili e da allora nessuna risposta concreta. In questi tre anni non è stato in grado di istituirla, e il suo annuncio, ora, a 15 giorni dalle votazioni, ha quel sapore amaro di campagna elettorale, fatta proprio sui soggetti più deboli. E questo è inaccettabile”.