Dopo l’assalto delle opposizioni che attaccano il sindaco di Palermo per effetto della terzultima piazza nella classifica sul gradimento dei sindaci italiani, tocca all’assessore alla mobilità di Palermo, Giusto Catania, difendere il primo cittadino
“Il sondaggio del Sole 24 ore sul gradimento dei sindaci merita una riflessione approfondita che non può essere demandata alle dichiarazioni sgraziate delle tifoserie” dice Catania.
“Il calo dei sindaci delle grandi città ha una spiegazione chiara che viene offerta dallo stesso quotidiano di Confindustria secondo cui “nelle grandi città i problemi crescono, soprattutto dopo che il Covid19 ha imposto una riorganizzazione di strategie e servizi su cui i Comuni da soli non hanno strumenti per intervenire”.
Mal comune mezzo gaudio
“Una situazione che coinvolge il Comune di Palermo su cui pesano inoltre le criticità del bilancio che, come altre grandi città del Sud quali Catania e Napoli, sono acuite da parametri arbitrari e bizzarri che impediscono la spesa e acuiscono l’evasione tributaria. Questi elementi di analisi sono contenuti inaspettatamente nell’articolo de “Il Sole 24 ore” che scrive testualmente “i buchi di bilancio, affannosamente nascosti sotto il tappeto delle regole contabili, presentano un conto salato nella vita quotidiana dei cittadini privati dei servizi, sfaldano le basi delle democrazia locale e alimentano l’evasione tributaria che peggiora ulteriormente la situazione” sostiene ancora Catania
Modificare la legge per far quadrare i bilanci
“È lo stesso quotidiano di viale dell’Astronomia che ritiene necessario una modifica legislativa per far quadrare i bilanci delle grandi città. Nel commentare il risultato sul gradimento dei sindaci alcuni consiglieri comunali di opposizione, prodighi di dichiarazioni alla stampa, hanno dimostrato di non aver neanche letto la domanda del sondaggio. Il 39% dei palermitani ha dichiarato che “se domani ci fossero le elezioni comunali voterebbero il sindaco Orlando”.
Il 39% è un buon risultato per Catania
“Ricordo che in Sicilia la legge elettorale prevede la vittoria al primo turno col 40%. Mi pare che, malgrado le indubbie difficoltà che sta attraversando la città, non esistano politici o aspiranti candidati in grado di avere queste percentuali di gradimento. Questo sondaggio deve essere uno stimolo ad andare avanti per superare le difficoltà del momento e per concludere questa esperienza di governo avendo tutte le carte in regola per garantire una continuità di visione alla città di Palermo”
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