Opposizioni scatenate a Palermo dopo la pubblicazione della classifica dei sindaci e del loro gradimento da parte del Sole24ore. Una classifica che relega il sindaco di Palermo Leoluca Orlando al terzultimo posto su 105 capoluoghi di provincia presi in esame

I sindaci, il crollo di 20 posizioni di Cateno De Luca

Va diversamente fra i sindaci ma poi non troppo. In testa alla classifica c’è sempre il sindaco di Bari Antonio De Caro ma crolla il gradimento di Cateno De Luca che lo scorso anno era secondo. Il sindaco di Messina si piazza, questa volta, al 22esimo posto ma è comunque il più gradito dei sindaci siciliani e comunque segna un solco rispetto agli altri sindaci metropolitani. Palermo e Catania, infatti, sono in fondo alla classifica dei 105 capoluoghi presi in esame.

Palermo, Napoli e Catania negli ultimi tre posti

Salvo Pogliese, il sindaco di Catania, precipita all’ultimo posto con solo il 30% dei consensi, ma è in buona compagnia con penultimo il sindaco di Napoli Luigi De Magistris con il 35% e terzultimo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando con il 39%

Attacca Marianna Caronia

“Il dato che stupisce non è che Orlando sia terzultimo quanto a gradimento. Non potrebbe essere altrimenti visto lo stato comatoso della città e dei suoi servizi. Quel che stupisce è che ci sia ancora una maggioranza di consiglieri comunali, di finta opposizione, che lo tiene ancora al suo posto rifiutando di firmare la sfiducia.
Ci sono i numeri per mandare a casa Orlando domani mattina e mettere fine a questa agonia, che non è della Giunta ma della città”.

Disastro annunciato per Igor Gelarda

“Il disastro del sindaco Orlando era largamente preannunciato. Orlando in fondo alla classifica, con un indice di gradimento al minimo storico. Come potrebbe essere diversamente per un sindaco la cui città è ormai in dissesto funzionale e tra poco anche finanziario? Orlando, ormai alla fine della carriera e di un ultimo mandato politicamente vergognoso, verrà ricordato come il sindaco delle mille bare, dei cumuli di spazzatura, delle voragini sulla strade.

Come il sindaco della città che non c’è se non nella sua visione, quella che lui racconta ai giornalisti stranieri. E come il sindaco di un modello di accoglienza fallimentare, quando i primi a non sentirsi accolti in città sono proprio i palermitani”.

Per Alessandro Anello responsabile dell’area metropolitana di Palermo della Lega Sicilia  “La Lega sta lavorando al progetto Palermo2022 insieme con le altre forze del centrodestra per dare unità ad una coalizione che possa esprimere un sindaco forte ed autorevole per governare Palermo in netta alternativa ad un primo cittadino ormai archiviato, Leoluca Orlando, il cui fallimento amministrativo è sotto gli occhi di tutti. Un fallimento certificato anche dalla classifica del Sole24ore che relega Orlando impietosamente e meritatamente nei bassifondi della classifica di gradimento degli amministratori locali su un campione di 105 città capoluogo di provincia”

Un segno di sfiducia dei cittadini

“La classifica di gradimento dei sindaci che vede il primo cittadino palermitano al terzultimo posto, non fa che confermare quella profonda sfiducia nei confronti delle istituzioni locali, che non hanno dato segnale di unità quando serviva coesione, da parte dei cittadini che non credono più che l’amministrazione locale possa migliorare la loro qualità della vita. Sui servizi carenti e le tante emergenze della città, continuano a non arrivare risposte adeguate , cosi il gradimento cala come le speranze dei palermitani di vivere in una città degna di essere fra le più grandi d’Italia e con una buona qualità della vita” sostiene Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani.

“Questa sfiducia colpisce soprattutto i nostri giovani e gli abitanti delle nostre periferie che non vedono nella propria città segnali di discontinuità rispetto al passato, soprattutto dopo un colpo cosi grave come quello inflitto dalla pandemia al tessuto economico e sociale di Palermo. Ci auguriamo che quest’ultimo anno di mandato di questa amministrazione locale possa dare un nuovo slancio all’azione politica e amministrativa che è ciò che merita la nostra città”. La Piana conclude “noi come parti sociali siamo pronti a discutere di un piano di rilancio che segni un cambio di passo e che porti alla soluzione concreta dei tanti disagi patiti dai cittadini, non ci presteremo mai a bagarre politiche che non hanno fatto altro che bloccare importanti progetti e azioni che possano far uscire Palermo dalla condizione disastrosa in cui si trova” .

LA REPLICA DI GIUSTI CATANIA

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