Una nave confiscata alla mafia, riassegnata ad un progetto di pubblica utilità destinato ai diversamente abili. Questo è il senso del progetto “Our Dream”, nome dell’imbarcazione con la quale la Lega Navale Palermo punta a rendere accessibile la vela d’altura. Un’iniziativa presentata questa mattina presso il molo della Cala, a Palermo. Presenti, oltre all’organizzatore Beppe Tisci, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il prefetto Maria Teresa Cucinotta.
Il progetto Our Dream
Una nave, quella inaugurata questa mattina, messa a disposizione dal Tribunale di Palermo e destinata alla Lega Navale di Palermo. L’imbarcazione, destinata in passato dalla malavita organizzata allo spaccio di stupefacenti, diventerà oggi un simbolo dell’inclusione, diventando una fra le prime imbarcazioni a vela accessibile dai diversamente abili. La barca, denominata proprio Our Dream, ha già subito i primi lavori urgenti di manutenzione straordinaria. Mentre, nei prossimi mesi, subirà grossi interenti di restyling per rendere tutti i locali dell’imbarcazione accessibile alle persone in carrozzina.
La nuova vita di Our Dream prevede, altresì, dal mese di giugno 2023 il periplo della Sicilia a tappe. Ciò per permettere gratuitamente a tanti ragazzi un’esperienza in barca a vela. A spiegare l’importanza dell’iniziativa è Carmelo Forastieri, vicepresidente della Lega Italiana Navale Palermo. “Grazie a questa barca, parecchie persone diversamente abili avranno la possibilità di navigare in sicurezza e con tutte le comodità necessarie. Questa imbarcazione è totalmente accessibile, con l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche normalmente presenti. Questo mezzo è infatti dotati di alcuni mezzi che rendono facile la conduzione e gli spostamenti”.
Schifani: “Giornata di riscatto per la società”
Presente alla cerimonia il presidente della Regione Renato Schifani. L’ex presidente del Senato ha rappresentato l’importanza di simili progettualità nell’alveo dell’utilizzo dei beni confiscati alla mafia. “Oggi è una bella giornata di riscatto della società civile nei confronti della criminalità organizzata. Non potevo e non dovevo mancare a un’iniziativa di altissimo valore sociale e simbolico come questa, per più di un motivo. Oggi, infatti, c’è una sorta di risarcimento danni per le azioni criminali subite dalla nostra regione: un bene sottratto alla mafia viene inserito nel contesto sociale e soprattutto a favore dei disabili”.
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