Un capolavoro del Rinascimento firmato Michelangelo approda a Palermo. Dal 13 novembre gli Appartamenti Reali del Palazzo Reale ospiteranno il “Cristo Risorto Portacroce Giustiniani”, una scultura di straordinaria importanza artistica e storica.

L’opera arriva in Sicilia grazie alla Fondazione Federico II, che ne ha curato l’esposizione in collaborazione con l’Assemblea Regionale Siciliana, il Monastero San Vincenzo Martire – Monaci Benedettini Silvestrini, il Ministero per la tutela del Patrimonio culturale (DIT), la Soprintendenza per l’Etruria Meridionale e il supporto tecnico di Erco Lighting per l’illuminazione.

Un’anteprima per la stampa è prevista per martedì 11 novembre alle 10:30 presso Palazzo Reale. All’evento parteciperanno il presidente della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno, il direttore generale facente funzioni Antonella Razete, il priore conventuale del Monastero San Vincenzo Duverly Berckus Goma, il manager culturale Gabriele Accornero e lo storico dell’arte Pierluigi Carofano.

Un’opera tra bellezza e imperfezione

Il “Cristo Risorto Portacroce Giustiniani” è noto non solo per l’eccezionale qualità scultorea, ma anche per le vicende che lo hanno accompagnato nel tempo. La statua presenta una venatura nera sul volto, un dettaglio che spinse Michelangelo ad abbandonare l’opera in un primo momento. Questa imperfezione naturale del marmo ha reso la scultura un caso emblematico della tensione tra perfezione artistica e materia grezza.

Nonostante l’abbandono iniziale, l’opera fu completata successivamente e oggi rappresenta una delle testimonianze più intense della produzione michelangiolesca in ambito religioso. La figura di Cristo, nuda e portatrice della croce, esprime con potenza il senso del sacrificio e della resurrezione.

Con questa esposizione, Palermo si conferma ancora una volta punto di riferimento culturale, capace di attrarre opere di altissimo livello.