I rosanero pareggiano 0 – 0 in casa contro il Benevento. La squadra di Stellone ha vissuto sicuramente serate migliori, a prescindere dal risultato che non è necessariamente negativo, la prestazione lascia davvero a desiderare. Una squadra che gioca male e pareggia com Verona e Benevento è comunque ottima, ma così si riuscirà davvero a vincere il campionato?

Il Palermo ad oggi è peggiorato dall’inizio della gestione Stellone. Non bisogna assolutamente rivedere gli elogi fatti al tecnico romano, ma bisogna essere realisti: se fino al Pescara si era vista una squadra viva e capace di impensierire costantemente gli avversari, da un paio di settimane assistiamo a uno spettacolo poco vivave, per usare un eufemismo.

Il primo tempo si conclude con un nulla di fatto per entrambe le squadre: il Benevento tiene meglio del Palermo il pallino del gioco ma non riesce a creare grossi pericoli a Brignoli. Unico brivido quando Coda sfrutta un’incertezza di Bellusci, ma la punta di Bucchi spara a lato da pochi passi.

Nella ripresa il copione non cambia: i campani sono sempre più pericolosi e Brignoli è chiamato a un paio di interventi non semplici. Stellone prova a mescolare le carte in tavola sostituendo Murawski con Falletti ma non cambia la musica. Nel buio totale, c’è un momento di luce: palla in mezzo per Trajkovski che tutto solo davanti a Montipò spara in curva sud.

Nestorovski e Puscas non riescono a brillare ma sono effettivamente mal serviti. Trajkovski gioca a intermittenza e fallisce un gol clamoroso. La difesa traballa più del solito (sarà fondamentale il rientro di Struna). Sul centrocampo no comment: mancando un vero regista, cosa bisogna pretendere?

Forse è un problema di condizione fisica? Difficile pensarlo quando siamo appena alle porte di dicembre. Probabilmente la squadra si è sentita troppo sicura e mentalmente ha concesso qualcosa. Il rischio è che si possa ripetere ciò che accadde l’anno scorso: primi per larghi tratti e crollo nel finale di stagione. Una nota positiva è l’aver evitato la sconfitta negli scontri diretti.

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