La quinta sezione civile del tribunale di Palermo ha nominato un curatore speciale che dovrà tutelare il Palermo nel procedimento sulla gestione del club da parte dei suoi amministratori. Al termine dell’udienza sulla richiesta di commissariamento da parte della Federcalcio, non c’è stata l’archiviazione in considerazione del cambio di proprietà che i nuovi amministratori si aspettavano. E non è arrivato nemmeno il temuto commissariamento.

Il collegio ha rimandato ogni decisione nel merito all’udienza del 5 luglio e ha nominato un soggetto terzo che tuteli la società nell’udienza in cui verranno sentiti gli attuali amministratori, con l’amministratore delegato rosanero Roberto Bergamo in testa.

La nomina del curatore speciale nasce dall’esposto della procura federale che a fine marzo chiese al tribunale civile di Palermo di accertare se c’erano gli estremi per commissariare il club per via della gestione dei suoi amministratori che all’epoca dell’esposto rappresentavano la vecchia gestione inglese. Ora tocca ai manager della nuova proprietà, rappresentati dal curatore speciale, dimostrare che ogni atto è fatto per la corretta amministrazione della società. La nomina del curatore speciale serve a sollevare da ogni possibile conflitto di interesse il collegio difensivo e alcuni degli amministratori attuali del Palermo che di fatto sono gli stessi della vecchia proprietà.

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