Metti un cielo stellato, metti una piazza antica, metti un gruppo di giovani musicisti e un direttore burlone, oltre che grandissimo professionista: si avrà il concerto che è nato su due piedi in piazza Sant’Anna, ieri sera a Palermo.
La giovane Palermo Classica Symphony Orchestra – protagonista dei sei concerti principali di “Palermo Classica”, il festival che si apre stasera alla Galleria d’arte Moderna – ha infatti sospeso per una mezz’ora le prove in corso e ha deciso di concedersi un fuori programma.
I giovani musicisti hanno preso violini, violoncelli, percussioni, fiati, persino un’arpa e si son diretti nella piazzetta all’aperto dove molti loro coetanei stavano passando la serata.
Il direttore francese Joachim Jousse è salito su una panchina e impugnato la bacchetta: l’ouverture che Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov scrisse in memoria di Modest Mussorgsky e Alexander Borodin, la “Russian Easter Ouverture Op.36”, è nata così, con delicatezza, sotto le stelle, in una notte d’estate.
Con la gente che filmava con gli smartphone, bambini che ascoltavano incantati, spettatori improvvisati ai balconi, turisti felici del fuori programma. Alla fine un grande applauso, richieste di bis e i musicisti pronti a riprendere le prove. Che stasera li porteranno sul palco per accompagnare un grande virtuoso come Ilya Rashkovskiy – allievo di Vladimir Krainev, e oggi tra i più richiesti al mondo – impegnato nel “Concerto n.1 per pianoforte e orchestra, Op.23” di Tchaikovsky,
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