Le esigenze dello sport palermitano sia a livello agonistico, amatoriale che scolastico e la condizione degli impianti. Questo l’argomento dell’incontro a Roma tra il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ed il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Adobi. Quest’ultimo ha anche annunciato una visita nel capoluogo siciliano per il prossimo 13 giugno.

Focus, ovviamente, anche dello stato dello stadio Renzo Barbera nell’occhio del ciclone per l’esclusione da parte della Figc dal dossier finale consegnato alla Uefa per la candidatura dell’Italia per ospitare gli Europei di calcio 2032. Una bocciatura che nelle settimane scorse è stata anche oggetto di diverse polemiche accendendo anche i riflettori sull’impiantistica.

Lagalla “Disponibilità del ministro”

“È stato un incontro cordiale – afferma il sindaco Roberto Lagalla – durante il quale ho riscontrato ampia e costruttiva disponibilità del ministro. Il ministro ha assicurato il sostegno del governo nazionale e annunciato una visita a Palermo il prossimo 13 giugno. Una visita che rappresenta un gesto di grande attenzione verso Palermo da parte del ministro. Sarà l’occasione per trattare il rafforzamento degli impianti nelle aree decentrate della città e, insieme alla Regione Siciliana e alla Palermo Calcio, affronteremo anche l’argomento relativo alla ristrutturazione e all’ammodernamento dello stadio Renzo Barbera che è in qualche modo al centro dell’attuale esclusione di Palermo da Euro 2032”.

Lagalla torna sulla visita del ministro in città a giugno: “Inoltre, in occasione della sua presenza a Palermo, il ministro e io presenteremo il progetto sperimentale che sarà attivato, oltre che nel capoluogo siciliano, anche in altre 6 città italiane, mirato al rafforzamento delle competenze e delle prospettive occupazionali dei giovani in ambito imprenditoriale e parleremo anche di Servizio Civile Universale, Digitale e Ambientale, per il quale il bando è in via di pubblicazione”.

“Se Italia scelta, Palermo riceverà stesso trattamento delle 10 sedi”

Il primo cittadino di Palermo prosegue: “Anche su questo versante il ministro Abodi ha voluto rassicurare me e la Città, confermando che per Palermo, in caso di scelta dell’Italia come Paese ospitante della competizione internazionale, saranno previsti gli stessi interventi statali e sarà assicurato lo stesso trattamento delle 10 città fin qui selezionate”.

Ed ancora: “Inoltre, nella dichiarata volontà del ministro, la città farà parte del relativo comitato nazionale anche nell’auspicata prospettiva di allargamento del torneo da 24 a 32 squadre”.

Su quest’ultima ipotesi, ovvero dell’allargamento della fase finale degli Europei a 32 squadre, se ne parlava da tempo. La Uefa era propensa a passare all’allargamento di ranghi a partire dagli Europei del 2028 ma sembra aver fatto marcia indietro. Almeno per l’edizione del 2028. Per il 2032 si vedrà. Se si dovesse procedere per l’allargamento a 32 squadre, lo sforzo organizzativo della nazione ospitante sarebbe maggiore e verosimilmente gli stadi aumenterebbero. In quel caso Palermo potrebbe rientrare.

Ma a proposito di Euro 2032, ad ottobre la federazione continentale sceglierà chi fra Italia e Turchia (che è candidata anche ad ospitare Euro 2028 ed è in lizza con una candidatura condivisa tra Inghilterra, Galles, Irlanda, Irlanda del Nord e Scozia) sarà scelta per ospitare la massima kermesse europea per nazionali.

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