A Milano le multe a chi protesta, ad Agrigento cattura, iniezione di sedativo e ricovero come se fosse pazzo per un uomo che, col megafono, manifesta il proprio dissenso rispetto alle restrizioni e invita ad uscire e a Palermo adesso il sindaco pensa di chiudere ai cittadini gli spazi aperti della città come spiagge, prati e aree verdi.

L’emergenza sanitaria sembra aver lasciato anche gli argini della stessa emergenza e comincia ad assumere i connotati di una legge marziale. Tutto con una motivazione superiore: il bene pubblico.

A convincere il sindaco di Palermo i nuovi ‘assembramenti’ in spiaggia e al Foro italico di persone che passeggiano, fanno sporto o prendono il sole. Delle tre attività in questione solo una è teoricamente non permessa ma il tema sarebbe il fatto che non vengono mantenute le distanze di sicurezza. Invero il tema è il panico di tanti che chiedono di chiudere nuovamente tutto e dunque la ricerca del consenso.

“Avevo previsto questo rischio e avevo fatto appello al senso di responsabilità dei cittadini – dice stasera il sindaco di Palermo -. Un senso di responsabilità che migliaia di persone non hanno dimostrato, con comportamenti ben oltre i limiti dell’incoscienza che mettono a gravissimo rischio la salute della nostra comunità che non può permettersi un ritorno indietro”.

“Forse non è chiaro che basta un semplice ritorno all’aumento dei casi positivi perché si torni al blocco totale di ogni attività economica e sociale. Con conseguenze difficilmente immaginabili. Di fronte a questi comportamenti gravissimi e di fronte al loro numero spropositato, con decine di migliaia di persone a spasso, non ci sono controlli che possano tenere, non c’è presenza di forze dell’ordine che possa prevenire e reprimere”.

“Oggi – continua il sindaco – abbiamo voluto e dovevamo testare il senso di responsabilità dei cittadini. Ma se, come sembra, non c’è questa assunzione di responsabilità, sarà necessario già nelle prossime ore, d’intesa con le competenti autorità e con le stesse forze dell’ordine, un provvedimento drastico d’inibizione dell’accesso alle aree pubbliche che oggi sono state prese d’assalto”.

Già ieri il sindaco aveva minacciato denunce penali per i genitori che non controllano i minori “Ho chiesto a Polizia Municipale di denunciare alla Procura quei genitori che non vigilano sui propri figli piccoli e adolescenti che mettono a rischio la propria e altrui salute. Questo fine settimana – aveva detto in un video messaggio – che si preannuncia bellissimo sotto il profilo meteorologico, rischia di essere pericolosissimo sotto il profilo sanitario. In alcune città come Milano si sta pensando addirittura di tornare di indietro, di tornare al blocco, che se dovesse accadere a Palermo sarebbe un disastro sociale ed economico. Con la vita non si scherza, per questo chiedo a tutti di attenersi alle regole e non pensare che ci sia un inaccettabile, e soprattutto pericolo, liberi tutti”.

Adesso l’annuncio che chiude tutto. ma il vero tema è capire come dovremo convivere con il virus se l’andamento continuerà ad essere questo

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