Una volta sarebbero stati chiamati straordinari. Ma da tanto, troppo tempo, i doppi turni dei dipendenti Rap si sono trasformati in lavoro ordinario. La necessità di far fronte a delle evidenti carenze di personale (900 operatori in meno in dieci anni) e all’obbligo di fornire un servizio di pubblica utilità come la raccolta dei rifiuti, hanno imposto sacrifici a tutte le parti in causa, lavoratori compresi. Ma durante le festività, qualcuno ha preferito tirare il fiato, lasciando gli itinerari praticamente al 50% del potenziale. Il lavoro straordinario, nei giorni di festa, è infatti su base volontaria, così come previsto dal contratto. Il riposo è un diritto di tutti, così come le ferie. Ma l’inerzia sul fronte dei concorsi per assumere nuovo personale, unita alle assenze giustificate, ha lasciato scoperta, per l’ennesima volta, la città.

Palermo invasa dai rifiuti, steccano i doppi turni

A dimostrarlo, laddove ce ne fosse bisogno, le immagini che arrivano da via Palmerino, nell’area di Villa Tasca. Un esempio per tutti di quale sia la portata dei ritardi sul fronte della raccolta dei rifiuti. E così abbiamo assistito e continuiamo a vedere strade piene di spazzatura, soprattutto ingombranti. Accumuli che si sono ammassati nel ponte di Natale e in quello di Capodanno e che non permettono più un intervento ordinario, bensì sarà necessario ricorrere a squadre specifiche e all’uso di pale meccaniche. Gruppi di mezzi e personale che, nelle ultime ore, sono già intervenute in diverse strade della città.

Dieci giorni per recuperare l’arretrato

Fra queste, viale Michelangelo, via Di Cristina, via Avolio, via XXVII Maggio, via Pecori Giraldi e piazza Achille Grandi. Ma non basta. Gli itinerari da coprire sono ancora tanti. A cominciare dagli interventi previsti in calendario questa notte su diverse postazioni interne dell’area di corso Pisani, Romagnolo, Zisa, Sperone, Falsomiele e Stazione Centrale. Un arretrato che l’azienda Rap conta di smaltire in circa “cinque o sei giorni lavorativi”, vale a dire entro la prima decade di gennaio. A preoccupare la società Partecipata c’è il ponte dell’Epifania. Fatto per il quale l’azienda invita a rispettare il divieto di conferimento dei rifiuti durante le giornate festive.

La politica concorde: “Bisogna assumere”

Criticità che stanno facendo il mondo politico di Palazzo delle Aquile. Critico il consigliere comunale di Progetto Palermo Massimo Giaconia, che richiama l’attenzione del sindaco e della Giunta sulle carenze di personale in casa Rap. “Come fa un’azienda a migliorare il proprio servizio se non assume? Bisogna risanare la Rap sul piano economico-finanziario, approvando il piano industriale e il piano del fabbisogno del personale, sbloccando le assunzioni di autisti e operatori. La città merita un servizio alla sua altezza. Ed è l’Amministrazione, in qualità di socio, a dover garantire questo risultato“.

A rispondere è l’esponente di Fratelli d’Italia Antonio Rini, il quale ribalta il punto di vista e rivolge un messaggio preciso alla società di piazzetta Cairoli. “Bisogna aspettare che la Rap presenti il nuovo piano industriale, al fine di sbloccare le assunzioni. Le carenze in organico sono un dato di fatto. Bisogna muoversi per portare a termine il concorso dei 46 autisti e dei 306 netturbini. Bisogna mettere a regime i nuovi mezzi acquistati dall’Amministrazione. Questo, in combinato disposto con la settima vasca di Bellolampo, potrebbe dare un respiro. Ci vuole una rivisitazione della governance, nel senso di un riassetto dal punto di vista organizzativo. Però non basta cambiare un dirigente se poi devono contrastare i problemi con archi e frecce”.

“Serve rilancio dei ranghi dirigenziali”

Carenze sotto il profilo del personale che, per il capogruppo del M5S Antonino Randazzo, non bastano a spiegare i problemi del servizio di raccolta rifiuti. “E’ assolutamente evidente che il piano di gestione rifiuti dell’Amministrazione Lagalla non sta funzionando. E’ un totale fallimento. Restiamo convinti che, così come avvenuto a Messina e Bagheria, un servizio efficiente a totale partecipazione pubblica è possibile. La Rap ha un problema legato al fatto che, forse, la politica l’ha utilizzata più come un bancomat che come un’azienda da far funzionare. Ci auguriamo che nel 2024 il servizio possa finalmente funzionare. E’ necessario sbloccare l’assunzione di un nuovo dirigente generale, così come quelle di autisti ed operatori ecologici. Visto le ingenti risorse a disposizione della Rap dal PNRR per quasi 100 milioni, ci aspettiamo che l’Amministrazione faccia funzionare la società pubblica”.

Crisi che riconosce il consigliere comunale di Forza Italia Leopoldo Piampiano. L’esponente azzurro però loda quanto fatto dal presidente Giuseppe Todaro, sottolineando che servirà più tempo per vedere i frutti della nuova governance. “La Rap è una società Partecipata in crisi sotto il profilo operativo. Sono fiducioso che nel corso del 2024 i vertici dell’azienda possano dare qualche riscontro in più. Il presidente Todaro farà un buon lavoro. Dopo pochi mesi, non è ancora riuscito a risolvere tutti i problemi, ma non è di certo impresa facile. Accanto a Todaro, servirà una presenza costante del Comune ma, soprattutto, della Regione. Molte criticità legate al bilancio sono state legate ai problemi sulla raccolta, come ad esempio gli extracosti. Non è un fenomeno che può gestire l’Amministrazione da sola. Ma anche la Regione deve farsi carico di queste problematiche strutturali”.

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