“Palermo e tutta la Sicilia hanno i numeri per essere punto di riferimento per tutto il Paese”: lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Teatro Massimo, intervenendo alla cerimonia in vista della conclusione dell’anno da Capitale Italiana della Cultura 2018.
Il presidente Mattarella è stato accolto dal sindaco Leoluca Orlando e dal presidente della Regione Nello Musumeci, durante l’incontro in sala ONU a cui sono stati invitati i 55 partner che hanno collaborato alla riuscita di Palermo2018.
“La città ha saputo capitalizzare la sfida”, ha continuato il presidente esprimendo apprezzamento per i risultati raggiunti: Palermo registra infatti un +17 per cento di presenze in città e 30 per cento in più di pernottamenti, a conclusione di un anno entusiasmante che l’ha vista protagonista sui giornali e i periodici del mondo (12 mila uscite tra cartacei, periodici, servizi tv e web). Tra gli altri numeri, la città ha accolto oltre 100 mila fedeli per la visita del Papa nello scorso settembre per ricordare padre Pino Puglisi nel venticinquennale dell’uccisione; ha organizzato o ospitato 2500 tra mostre e installazioni, e coinvolto 15 mila artisti, oltre ad essere stata teatro di Manifesta12. I numeri definitivi saranno resi noti a metà gennaio, ma intanto la città si prepara ad una nuova stagione di eventi trasformando Palermo Capitale Italiana della Cultura in Palermo CulturE: un nuovo capitolo che valorizzerà e continuerà nel solco della collaborazione interistituzionale e della rete tra pubblico e privato. “E’ una missione collettiva che parte da lontano – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – Un percorso che porta Palermo da capitale della mafia a capitale della cultura, passando dal riconoscimento Unesco. Oggi l’obiettivo è diventare stabilmente città di Culture. E’ il nostro obiettivo, è l’obiettivo di una città intera”. Secondo il presidente Musumeci, “L’anno appena trascorso ha visto tutti coinvolti. Palermo è stata all’altezza del compito a cui è stata chiamata. Un’esperienza positiva che è servita a realizzare una collaborazione tra istituzioni, dimostrando di saper portare avanti scommesse di avanguardia”. Al termine della cerimonia in sala ONU, il presidente Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha fatto il suo ingresso nella sala grande del Teatro Massimo, accolto da un lungo applauso (5 minuti) del pubblico presente alla prima de “La Bohéme”, preceduta dall’Inno nazionale eseguito dall’orchestra del Massimo diretta da Daniel Oren.
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