L’analisi dei dati relativi all’inquinamento atmosferico della città di Palermo per l’anno 2015, per quanto attiene le polveri sottili – PM 10- è preoccupante. Il numero massimo di superamenti annuali per il limite giornaliero stato già superato per la stazione di rilevamento ‘Di Blasi’ posta su via Regione Siciliana, all’incrocio tra via Di Blasi e via Perpignano, dove si registra un numero di sforamenti pari al doppio di quelli consentiti: ben 69, ossia 34 in più’ rispetto a quelli consentiti (35).
Tutte le altre stazioni di rilevamento segnalano sforamenti significativi e, in particolare quelli delle centraline Giulio Cesare, Castelnuovo, Unità d’Italia. Da un punto di vista tecnico la situazione della città, per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, viene definita costantemente “semicritica’, senza considerare che, in assenza di interventi strutturali per alleggerire il livello medio di Pm 10, la diminuzione delle precipitazioni rende il quadro generale a dir poco allarmante.
I dati vengono resi noti dall’On Saverio Romano che parla non di stime ma di dati ufficiali: “I fallimenti dell’amministrazione Orlando sul fronte della mobilità – dice Romano attaccando il sindaco – peggiorano la situazione: scarsa e inefficace pedonalizzazione del centro storico, mancata dislocazione dei bus extraurbani nelle aree periferiche, nuova organizzazione dei pullman, sistema di car sharing inadeguato”.
“Va aumentato il numero delle postazioni che rilevano il dato sulla qualità dell’aria in città – aggiunge Romano – e che attualmente sono soltanto otto e non tutte a pieno regime. La questione dell’inquinamento atmosferico non solo è stata sottostimata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ma non sono stati adottati quei provvedimenti strutturali necessari per limitarne i livelli, a salvaguardia della salute dei cittadini”.
(nella foto la centralina rilevamento smog di piazza Castelnuovo, l’unica all’interno della ztl)
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