A sei anni di distanza dalla chiusura, è stata riaperta al traffico la parte bassa di via Guardione, a Palermo. Come vi avevamo annunciato qualche giorno fa, l’azienda Amec ha completato i lavori relativi al pozzo B del collettore fognario.

Interventi iniziati addirittura durante il mandato della ditta Sikelia e conclusi adesso dall’azienda catanese. Rimarrà chiuso, ancora per molto, il tratto all’angolo di via Roma. Ciò in attesa del completamento del cantiere del pozzo A.

Via Guardione bassa riapre, il cantiere del collettore fognario continua

Oltre a via Guardione, è prossima alla riapertura anche via Fratelli Cianciolo. Quello che in passato era finito per essere un cantiere “tappo” della viabilità di Palermo, si avvia a sparire del tutto. Nei giorni scorsi, gli operai hanno completato la posa del tappetino d’asfalto. Rimane solo da togliere la barriera di protezione esterna, poi ci sarà il via libera alla riapertura al traffico.

Chiudono così due dei tre cantieri del collettore fognario relativi all’area del Porto. Rimane in essere, infatti, quello relativo ai lavori da eseguire in piazza della Pace. Interventi in alto mare, in tutti i sensi. La presenza di acqua nel cantiere sta rallentando non solo le operazioni di scavo ma, in generale, tutto il progetto. L’azienda Amec ha così deciso di dotarsi di un sistema di pompe idrovore, al fine di agottare i liquidi in un pozzo più esterno.

La situazione in via Roma

Da valutare i tempi anche per il cantiere di via Roma. In seguito ai nuovi lavori condotti all’angolo di via Guardione, sono state installate delle reti aggiuntive per far rispettare il regime di divieto di sosta. Barriere che dovrebbero rimanere in loco soltanto qualche giorno e dovrebbero limitare la sede stradale fino all’intersezione con via D’Aragona. Ciò permetterà il corretto funzionamento della macchina di perforazione teleguidata, inserita nel sottosuolo per eseguire dei sondaggi sul terreno circostante.

I problemi, infatti, rimangono sempre gli stessi: la presenza di acqua nel sottosuolo e la durezza della roccia, che impedisce al macchinario di scavo di poter lavorare in maniera performante. Dall’ultimo aggiornamento, il sistema di microtunnelling non ha fatto grandi passi in avanti. Ciò, appunto, per la presenza di una falda tra via Mariano Stabile e via d’Aragona, che ha di fatto bloccato la talpa. In seguito a degli interventi ausiliari, è stato possibile abbassare il livello dell’acqua, agottando il contenuto della faldsa attraverso il ricorso ad alcune pompe idrovore. La ditta prevede che, in una decina di giorni, sarà possibile riprendere gli scavi.

 

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