Un palo dell’illuminazione pubblica è caduto in via Alcide De Gasperi a Palermo. Il lampione è finito in parte su due auto e in parte sull’asfalto. In quel momento, nonostante la strada sia tra le più trafficate della città, nessuno stava transitando. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale per mettere in sicurezza l’area e per effettuare i rilievi su quanto accaduto.
Paura e lunghe code
Le due macchine colpite dal palo, una Lancia Ypsilon e una Toyota Yaris, hanno subito dei danni. Nella zona si sono formate lunghe code di auto, sono rimasti incolonnati soprattutto coloro che provenivano da piazza Giovanni Paolo II.
Ennesimo caso in città
Un altro palo dell’illuminazione pubblica è caduto in piazza Domenico Peranni nella zona del mercato delle Pulci a Palermo. Una Mercedes parcheggiata è stata danneggiata. Sono intervenuti i tecnici di Amg per rimuovere il palo. Sono numerosi i pali che andrebbero sostituti, ma il Comune non ha le risorse adeguate per farvi fronte. Servirebbero per regolarizzare gli impianti tra pali, reti e cabine di oltre 100 milioni. Soldi che non ci sono.
Gli interventi dell’Amg
Tornati in funzione gli impianti di illuminazione della zona di via Marchese di Villabianca compresa fra le vie Streva, Maggiore Toselli, Tommaso Gargallo, Cordova, Ugdulena e De Cosmi. Gli operatori di AMG Energia hanno appena completato l’intervento di manutenzione straordinaria avviato d’urgenza giovedì scorso, d’intesa con l’Ufficio Pubblica Illuminazione del Comune di Palermo, per sostituire circa 90 metri di cavo di media tensione interrato (circuito “de Cosmi/Villabianca 2”, alimentato da cabina “Sampolo”), ormai fatiscente e privo delle condizioni per funzionare in sicurezza, e per riaccendere ottanta punti luce.
I guasti
Guasti ripetuti e di ingente entità, tentativi di riparazione ordinaria che non si sono rivelati risolutivi hanno reso necessaria l’attività di natura straordinaria sugli impianti di via Marchese di Villabianca e traverse, che sono tra i più datati della città: sono stati realizzati negli anni Sessanta e presentano fenomeni di obsolescenza legati all’età, dal momento che hanno completato il loro “ciclo di vita tecnica utile” della durata di trenta anni in base alla normativa vigente. Stasera i due circuiti che alimentano gli impianti tornano in funzione.
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