E’ partito dal Tribunale di Palermo il corteo organizzato da Agende rosse in memoria di Paolo Borsellino, degli agenti della sua scorta e per dar man forte ai magistrati oggi impegnati in prima linea nella lotta alla mafia. Il corteo ha raggiunto la Facoltà Giurisprudenza di Palermo.
La manifestazione fa parte del calendario di quelle organizzate in ricordo di Borsellino. cade, infatti, domani il 24esimo anniversario della strage di Capaci
Alla facoltà di Giurisprudenza il corteo ha passato, idealmente, il testimone all’incontro intitolato “Verità, non vendetta. Via D’Amelio 24 anni dopo, le risposte che mancano”. Un titolo che prende spunto dalle parole di Agnese Piraino Borsellino, moglie del giudice, scritte nel libro scritto da Salvo Palazzolo, “Ti racconterò tutte le storie che potrò”. “Io non cerco vendetta – diceva – voglio sapere perché è morto il mio Paolo. Non importa quanto ci vorrà, fosse anche un’eternità. Io, di certo, non vivrò abbastanza per conoscere la verità. Non importa. E’ importante, invece, che i cittadini italiani sappiano la verità. Tutti dovrebbero pretenderla a gran voce”.
Del processo, delle verità emerse e di quelle ancora nascoste si parla durante il dibattito in cui interverranno in qualità di relatori Salvatore Borsellino, fondatore del movimento Agende Rosse e fratello di Paolo; Giuseppe Lombardo, pm di Reggio Calabria; Antonio Ingroia, ex pm e avvocato; i giornalisti e scrittori Giuseppe Lo Bianco e Stefania Limiti; Giorgio Bongiovanni, direttore della rivista Antimafia Duemila. Modera l’incontro Lorenzo Baldo, vicedirettore di Antimafia Duemila.E non poteva mancare la proiezione di un estratto del docu-film “A Very Sicilian Justice”.
Le manifestazioni di oggi si concludono con una veglia organizzata da: Gruppo Agesci monrealese, Gruppo Agesci Conca d’Oro, Gruppo Agesci Eleuterio. Testimonianze, musiche, letture, veglia di preghiera. 18esima edizione della veglia di preghiera voluta da Maria Pia Lepanto, madre del giudice Borsellino.
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