Scuole e Parco, insieme per il territorio Portare il valore geologico del Parco delle Madonie, UNESCO Global Geopark, nel sistema scolastico madonita. È l’obiettivo delle prime riunioni operative promosse dall”Ente Parco, retto dal commissario Salvatore Caltagirone, che ha incontrato i dirigenti degli Istituti di Istruzione Superiore “Domina” di Petralia Sottana Vito Pecoraro e ‘Salerno” di Gangi Ignazio Sauro.

Si tratta dei primi passi di auditing con le istituzioni scolastiche più di prossimità delle Alte Madonie per stimolare programmi didattici che creino negli studenti di tutti gli istituti madoniti consapevolezza, identità e appartenenza al territorio. “L’avvio di sinergie con le scuole locali per una didattica geologica -afferma Caltagirone – si muove in direzione di una formazione connessa all’ ambiente. Si rafforza il percorso per valorizzare le risorse del territorio. Noi SiAmo Geopark, sarà questo il leit motiv degli incontri futuri come aggiornamento sul progetto. Le Madonie sono area Geopark UNESCO, la sfida è innanzitutto stimolare il senso di appartenenza nei cittadini e nei futuri cittadini, per questo prevediamo la stesura di convenzioni con le istituzioni scolastiche madonite”.

Il bando

L’Ente Parco delle Madonie si è aggiudicato un bando pubblico di finanziamento, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, per un progetto di “Conservazione, ripopolamento e caratterizzazione genetica di specie vegetali endemiche e rare minacciate del Parco delle Madonie”.

Programma con fondi Pnrr per quasi 185mila euro

Il programma, a valere sui fondi del Pnrr, è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del progetto NextgenerationEu, e punta a tutelare, nell’ambito delle specifiche competenze dell’Ente Parco, alcuni dei più delicati aspetti vegetazionali locali.

A salvaguardia di cinque specie endemiche delle Madonie

Il progetto, dell’importo di 186.464 mila euro e della durata di 20 mesi, prevede essenzialmente misure di conservazione di cinque specie endemiche delle Madonie, tra cui una specie composta da un solo individuo (Adenostyles alpina subs nebrodensis), due Ginestre (Genista demarcoi e Genista madoniensis Raimondo), una di Sorbo (Sorbus aucuparia subs praemorsa) e un intervento di traslocazione per Abies Nebrodensis, il rarissimo abete esclusivo di questo areale, di cui sopravvivono appena 30 esemplari nel vallone Madonna degli Angeli sul versante polizzano dell’Anfiteatro della Quacella.

Le aree di intervento (ad eccezione della traslocazione dell’Abies) ricadono nel territorio del Parco e di dieci Zone Speciali di Conservazione o di Zone di Protezione Speciale.