“Chi ha vissuto sulla propria pelle e ha visto con i propri occhi la drammatica straordinarietà di questa malattia non può e non deve temere il prodotto della scienza”.

Così il responsabile del pronto soccorso del Civico di Palermo, Massimo Geraci, 52 anni, il primo medico a essere vaccinato oggi in Sicilia nel V-Day, commenta sulla prima pagina del quotidiano “La Sicilia” la partenza della campagna vaccinale contro il virus.

Il Video Della Prima Vaccinazione

“Questa giornata – spiega – ha diversi significati. È principalmente un invito, un richiamo alla responsabilità di chi è operatore della salute, che sono sicuro sarà largamente accolto. Ma mi piace considerarlo anche un omaggio a quanti hanno combattuto in prima linea, non come eroi, ma con spirito di servizio, nella piena interpretazione dell’aspetto più bello della nostra sanità, della sanità pubblica: quello della universalità delle cure”.

Per il dottor Geraci “un operatore sanitario, per la scelta professionale che ha fatto, non può non accordare fiducia incondizionata alla scienza. E la scienza indica che il conseguimento dell’immunità di gregge è lo strumento attraverso il quale sono state vinte le battaglie contro temibili malattie infettive”. “Chi ha vissuto sulla propria pelle e ha visto con i propri occhi la drammatica straordinarietà di questa malattia – conclude il responsabile del Pronto Soccorso del più grande ospedale siciliano – non può e non deve temere il prodotto della scienza che ha visto l’uomo vincente persino contro la natura, quella natura a volte matrigna, feroce e spietata nella sua selezione nei confronti della fragilità dell’uomo”.

E anche i sindacalisti di sanità e medici si schierano con il vaccino  “Quella di oggi è sicuramente una giornata storica e non possiamo che essere felici perchè, anche in Sicilia, questa mattina ha potuto prendere il via la campagna vaccinale anti Covid-19. Ci auguriamo adesso che tutto possa procedere per il verso giusto, senza alcun intoppo, ma soprattutto auspichiamo che il cronoprogramma redatto dall’Assessorato regionale della Salute venga seguito con precisione e puntualità. Speriamo, infine, che le oltre 900 dosi iniziali e quelle che arriveranno nei prossimi giorni vengano implementate per coprire tutte le categorie a rischio e, soprattutto, non sfuggano altrove (magari dove la necessità non è impellente), rimanendo a completa disposizione esclusivamente per la vaccinazione di tutto personale medico, sanitario e ausiliario impegnato direttamente nella lotta contro il virus, o in reparti maggiormente esposti. Oltre questi non devono essere secondari i lavoratori e gli ospiti delle strutture per anziani (Rsa e case di riposo) e per i soggetti fragili (ospiti disabili e di riabilitazione fisica e psichiatrica), luoghi dove il pericolo di contrazione della malattia è più elevato. Come Ugl staremo particolarmente attenti affinchè quanto programmato venga realizzato con efficienza e rapidità” dichiarano per la Ugl Sicilia, i segretari regionali delle federazioni sanità e medici Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri.

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