La curva Nord tutta in piedi per salutare a modo suo Antonio Ortoleva, il 17enne morto in sella alla sua moto in un tragico incidente nella notte tra l’11e il 12 ottobre scorsi. Momenti di grande commozione allo stadio “Renzo Barbera” sabato scorso durante la gara del campionato di serie B tra Palermo e Pisa. Ad un certo punto i tifosi della curva nord si sono messi tutti in piedi ed hanno cominciato a cantare “Antonio vive, Antonio vive” tra applausi e braccia alzate al cielo.

Grande appassionato di calcio

E’ stato un modo per tributare al ragazzo un saluto. Proprio a lui che tante volte aveva condiviso in quella curva gioie e dolori dei colori rosanero. I tifosi non hanno dimenticato ed hanno così voluto tributare il proprio saluto al 17enne, grande appassionato di calcio. Amava non solo il Palermo ma anche il Milan di cui era tifosissimo. Alla fine del coro con il megafono è stato detto “un abbraccio alla famiglia”.

I funerali

Lo scorso 13 ottobre si sono tenuti i funerali in una chiesa Madre a Partinico gremita di tanta gente. Nel cielo in quel caso c’erano tanti palloncini bianchi. In tantissimi hanno sfidato la battente pioggia per presenziare ai funerali dello sfortunato ragazzo. In massa era presente il mondo della scuola, docenti e studenti, soprattutto gli amici di Antonio che si sono stretti attorno ai genitori della vittima affranti dal dolore.

Don Vasi alla famiglia: “Non siete soli”

Alla fine si è deciso di far svolgere i funerali in chiesa Madre, e non come previsto nella parrocchia di Maria Santissima del Rosario, proprio in previsione del gran numero se di persone che avrebbero presenziato. Don Giuseppe Vasi non ha usato nella sua omelia parole ridondanti ma di estrema semplicità: “Un momento di grandissimo dolore – ha detto -, e ne siamo consapevoli pur sapendo che adesso Antonio è tra le braccia di Dio. Alla famiglia ci sentiamo semplicemente di dire che non sono e non saranno mai soli”.

Le scuole e la città a lutto

Presente ai funerali la commissaria straordinaria del Comune, Concetta Caruso, che per oggi aveva proclamato lutto cittadino. I negozi hanno abbassato le saracinesche durante la cerimonia funebre. Anche le scuole hanno partecipato: ognuno dei vari plessi scolastici ha tenuto le bandiere a mezz’asta e osservato un minuto i silenzio. Un pensiero è andato anche al ragazzo di 16 anni che era in sella alla moto di Antonio Ortoleva ed è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Villa Sofia di Palermo.

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