E’ morta oggi a 75 anni Graziella Di Giorgio, corrispondente storica del Giornale di Sicilia. Da qualche anno aveva scoperto di essere affetta da un male incurabile. Fortemente impegnata anche nel sociale, aveva fatto dell’informazione il suo credo. Una giornalista “vecchia maniera”, con penna e taccuino sempre al seguito e pronta a raccontare i fatti della sua città, Partinico, e dell’hinterland. Lascia il marito, Salvatore La Franca, e i due figli Luisa e Francesco.
I primi passi nell’informazione
La Di Giorgio era originaria di Bisacquino, nel Corleonese. Poi motivi familiari e di lavoro la spinsero a Partinico. Diplomata al magistrale, la sua professione fu quella di maestra alle scuole dell’infanzia di Partinico. Poi la sua “seconda vita” a metà degli anni ’90, quando decise di intraprendere la strada del giornalismo. Nel 1993 comincia a muovere i primi passi e nel 1994 si iscrive all’ordine dei giornalisti pubblicisti di Sicilia, dopo aver completato come da prassi i due anni di praticantato.
Una “vita” al Giornale di Sicilia
Graziella Di Giorgio sin dal 1993 cominciò a scrivere per il Giornale di Sicilia. In anni per nulla facili, dove ancora imperversavano con forza le famiglie mafiose dei Vitale che si stavano oramai stabilizzando dopo aver scalzato i vecchi padrini. E Graziella di Giorgio non si tirava indietro nel raccontare anche fatti cruenti che insanguinarono le strade partinicesi. Era quindi in prima linea nella cronaca nera giudiziaria, ma non disdegnava neanche la cronaca rosa. Raccontava nei suoi articoli le tante sfaccettature del territorio.
Impegnata anche nel sociale
Continuò a scrivere sino al 2020, quando arrivarono i primi segnali della malattia che costrinse a fermare la sua instancabile penna. Tanti i premi e i riconoscimenti che ebbe per la sua attività giornalistica. Fu anche impegnata nel sociale, a fianco di tante associazioni che lottavano per il riconoscimento soprattutto dei diritti della parità delle donne. Uno dei suoi ultimi lavori fu quello di scrivere con il poeta Francesco Billeci l’opera “Come back- no al Bullismo”, che poi fu tramutata in pellicola con la realizzazione di un cortometraggio. La Di Giorgio vi prese parte anche come attrice.
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