Vandalizzati gli striscioni installati nei giorni scorsi nella rotatoria in uno degli ingressi della città di Partinico, nel palermitano, in cui si sostiene la cultura dell’accoglienza nei confronti dei profughi ucraini che scappano dalla guerra. Nella notte qualcuno ha utilizzato delle bombolette spray di colore nero ed ha macchiato in diversi punti i due striscioni che sono stati apposti su iniziativa di un noto docente, Enzo Bonomo, in passato ambientalista in prima linea e già assessore del Comune di Partinico.

Gesto da decifrare

I due striscioni si trovano sulla rotatoria all’ingresso della statale 113 che collega Partinico con i paesi limitrofi. Il gesto è tutto da decifrare: una semplice bravata di qualche ragazzo in cerca di un “divertimento alternativo” o dietro ci potrebbe essere anche la mano di qualche xenofobo che non vede di buon occhio questo messaggio di accoglienza?

L’amarezza dell’ideatore

Due sono gli striscioni installati: uno riporta la scritta “Aiutiamo Ucraina” e l’altro invece “Siamo tutti con Ucraina” con sullo sfondo i colori della bandiera dello Stato che è attualmente sotto attacco della Russia per la contesa di alcuni territorio al confine. “Non comprendo il senso di questo miserabile gesto vandalico – commenta Bonomo – compiuto da persone che non hanno il minimo senso civico e di rispetto per una tragedia che ha colpito l’intero popolo ucraino”.

L’accoglienza

Un episodio che viene a verificarsi proprio in un momento in cui in Sicilia, e nel resto d’Italia, si parla di accoglienza e le iniziative di aiuto si stanno moltiplicando in favore del popolo ucraino. “L’Italia ha accolto i rifugiati dall’Ucraina a braccia aperte – ha detto il premier Mario Draghi -. Oltre 85 mila di loro – per la maggior parte donne e bambini – hanno cercato nel nostro paese rifugio dalla guerra. Gli italiani hanno spalancato le porte delle proprie case e delle scuole. Non ci giriamo dall’altra parte. Nelle ultime due settimane il governo ha stanziato nuovi fondi per aiutare i rifugiati ucraini a sostenere le loro spese quotidiane: per il cibo, per le medicine, per il materiale scolastico. Abbiamo stanziato complessivamente circa 500 milioni di euro per offrire supporto agli ucraini che arrivano in Italia, e 110 milioni di aiuti finanziari al governo ucraino”.

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