Finita l’emergenza legata al Covid19 e dopo due anni di pandemia tornano messe e processioni per celebrare la Pasqua. In Sicilia, così come in tutto il resto d’Italia, dal prossimo 10 aprile, ovvero dalla Domenica delle Palme, ripartiranno i riti religiosi. Così come preannunciato a fine marzo dalla Cei siciliana.

Una ripartenza non omogenea

Il conto alla rovescia per la ripartenza, dunque, è iniziato ma non tutti i comuni torneranno alle celebrazioni. In alcuni centri i parroci non consentiranno le processioni. Nondimeno, in tempi di guerra e col conflitto fra Russia ed Ucraina, i vescovi hanno invitato i fedeli ad evitare i fuochi d’artificio per le feste pasquali.

A Palermo processioni e presenza dei fedeli in chiesa

Le processioni pasquali a Palermo sono confermate. La via Crucis cittadina si terrà il 12 aprile alle 21 e sarà possibile parteciparvi. Il corteo partirà dai Quattro Canti, chiesa di San Giuseppe dei Teatini, e si concluderà in Cattedrale.

Alle 18 del 12 aprile l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, presiederà la celebrazione eucaristica alla quale sono stati invitati tutti i sacerdoti della Chiesa palermitana ed i rappresentanti degli ordini religiosi maschili e femminili presenti nell’arcidiocesi.

Al termine della celebrazione l’arcivescovo reciterà il testo della preghiera preparata dal Pontefice. Sul sito della Curia di Palermo è scritto che “è possibile riprendere la pratica delle processioni” ma si richiama poi il “discernimento” dei vescovi per quanto riguarda le situazioni locali, con la possibilità di “adottare indicazioni particolari”.

Precauzioni anti Covid

Seguono alcuni “orientamenti” per la prossima Settimana Santa che rimandano a modalità previste dal Messale Romano e aggiungono elementi come la sanificazione delle mani e l’uso della mascherina durante il rito della lavanda dei piedi. Il tutto preceduto da una raccomandazione: “Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse”.

A Trapani i Misteri del Venerdì Santo

A Trapani ci saranno i Misteri. Dagli orefici ai pescatori, dagli ortolani ai barbieri, dai calzolai ai salinai: sono i membri delle antiche corporazioni che danno vita alla processione dei Misteri del Venerdì Santo a Trapani.

Ad ogni rappresentanza dei 20 mestieri è affidata la cura di uno dei grandi gruppi scultorei da portare per le vie della città nella processione del Venerdì Santo, una delle più estenuanti di tutta la Sicilia. I partecipanti rivivono la passione con sofferenza, trasportando i simulacri per 20 ore. Il corteo è ritmato dalla musica della banda, una marcia cadenzata che stabilisce le  “annacate”: i passi dondolanti con cui i portatori incedono sotto il peso delle statue. Verso la mezzanotte la processione arriva in piazza per poi continuare la marcia fino all’alba e sino al pomeriggio del sabato quando i Misteri vengono riportati alla chiesa del Purgatorio.

La Reale Maestranza a Caltanissetta

L’evento più atteso della Settimana Santa a Caltanissetta è la processione della Reale Maestranza di mercoledì. Tutte le rappresentanze delle corporazioni cittadine sfilano in corteo accompagnate da una marcia funebre. Ogni partecipante è vestito con abito, farfallina e guanti neri. Dopo la cerimonia nella cattedrale, la processione torna per le strade, ma in segno di gioia ora i devoti indossano guanti e papillon bianchi. La festa si prolunga nel pomeriggio e la sera i ragazzi portano in processione le “Varicedde”, piccoli simulacri che riproducono le statue dei Misteri che sfileranno il Giovedì Santo.

Mazara del Vallo verso la processione del Giovedì Santo

Dopo due anni di fermo, la processione del giovedì Santo di Marsala dovrebbe tenersi. Monsignor Domenico Mogavero, tuttavia, ha indicato nel decreto che le sequele devono essere autorizzate, di volta in volta, dal Vescovo su richiesta scritta del parroco che deve segnalare orario, modalità di organizzazione e itinerario. Dunque, bisognerà attendere l’autorizzazione prima di poter organizzare ogni singola processione. A Marsala, si procede con tanta cautela.

Stop alle processioni a Modica

A Modica dove, a causa della nuova impennata dei contagi, (quasi 2mila in più in meno di un mese) il Vicariato ha deciso per la sospensione. Non ci sarà neppure la processione della Madonna “Vasa Vasa”. Impossibile mantenere le regole sul distanziamento fisico. La decisione del Vicariato è stata fatta per prevenire e contenere la pandemia.

Per quanto riguarda la Madonna Vasa Vasa, i tradizionali baci della Madonna al Figlio Risorto ci saranno ugualmente ma osservando modalità che escludano un incontrollabile assembramento di fedeli. Restano confermate, invece, le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa e della Pasqua in ogni chiesa e parrocchia di Modica.

Anche Scicli farà a meno delle processioni

Stessa decisione da parte del clero di Scicli e così, per il terzo anno consecutivo, il Cristo Risorto, la statua de “il Gioia”, non uscirà dal santuario di Santa Maria La Nova.

Attraverso una nota, i sacerdoti anno sapere di aver “apprezzato positivamente, la scelta della Conferenza Episcopale Siciliana di poter permettere – qualora il Governo deliberi la fine dello stato di emergenza il 31 marzo – la ripresa delle processioni a partire dalla Domenica delle Palme, disponendo però il divieto dello sparo di fuochi artificiali, in considerazione degli eventi bellici insorti con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. D’altro lato, però, bisogna riconoscere oggettivamente, come una decisione concreta circa la possibilità e l’opportunità di svolgere le processioni, deve mettere in conto e in debita considerazione diversi fattori interdipendenti tra di loro. Ci riferiamo, specialmente, alla situazione dell’aumento progressivo dei contagi nella nostra città, di cui è impossibile pronosticare al momento la curva di decrescita, e che perciò rende difficile progettare un evento a lunga e media scadenza”.

Motivi per cui i preti del centro in provincia di Ragusa, “sentito i nostri consigli pastorali e tenendo pure in debita considerazione le osservazioni dei fedeli e di tante parti della società cittadina fatteci pervenire in questi giorni, abbiamo deciso – stando così le cose alla data odierna – di sospendere le processioni della Addolorata di Santa Maria la Nova, del Santissimo Crocifisso di San Bartolomeo, del Venerdì Santo (nel Centro Storico, a Donnalucata e a Cava D’Aliga), del Santissimo Sacramento e del Cristo Risorto la Domenica di Pasqua”. I singoli preti, inoltre, valuteranno se sospendere quelle celebrazioni parrocchiali in chiesa che possano generare assembramento dei fedeli.

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