Via libera alla progettazione della “Pedemontana” di Palermo, il nuovo asse autostradale per collegare l’A19 (Palermo-Catania) con l’A29 (Palermo-Mazara del Vallo). Una tangenziale di quasi venti chilometri che consentirà di razionalizzare il traffico extraurbano e interprovinciale che attualmente transita sull’unico collegamento veloce esistente tra le due autostrade, ovvero viale della Regione Siciliana.

“La progettazione è già partita”

Questa mattina all’incontro con i giornalisti, a Palazzo d’Orleans c’erano il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, il direttore regionale di Anas Raffaele Celia e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “La progettazione è già partita – dice Schifani – e contiamo entro l’anno di poter partire. Cambierà l’asse viario della città e la percorribilità esterna della Circonvallazione, un progetto inserito in tanti altri alcuni ereditati anche dal governo Musumeci”.

I fondi comunitari del lontano 2006

Per la Pedemontana sono stati recuperati fondi da un vecchio accordo quadro del 2006, per importi pari a 50 milioni ai quali ne sono stati  aggiunti nove.  La parte riguardante la progettazione stanziata ora ammonta a 7,4 milioni di euro provenienti dal Piano di sviluppo e coesione della Regione. La nuova arteria autostradale di quasi venti chilometri prevede: sei svincoli, dei quali due intersezioni di inizio e fine intervento con le autostrade A19 e A29, e quattro svincoli intermedi di connessione al tessuto urbano; sei viadotti per quasi 3,5 chilometri; cinque gallerie naturali per 9 chilometri, con lunghezze comprese tra 770 e 3.300 metri. Il costo stimato per la costruzione è di 1,3 miliardi di euro. L’opera servirà a ridurre l’inquinamento e migliorare la mobilità dei collegamenti con l’aeroporto di Punta Raisi, l’area industriale di Termini Imerese e il nodo intermodale di Brancaccio.

“Stiamo finanziando la progettazione della Pedemontana – sottolinea Aricò – che non era ancora stata avviata. Abbiamo utilizzato fondi di programmi comunitari del 2006 e abbiamo trovato 50 milioni e ne abbiamo aggiunti altri 9. Un progetto che riteniamo tra i prioritari. La Pedemontana costerà un miliardo e 300 milioni di euro. Permetterà l’attraversamento della città in pochi minuti, i lavori potranno iniziare entro due anno e finire entro i successivi quattro anni”.

Il progetto preso dai cassetti

Il primo progetto fu realizzato anni fa dall’Anas e accantonato definitivamente dalla Giunta Orlando nel 2016. A gennaio la Regione ha ripescato il progetto che dovrà rappresentare un’alternativa alla Circonvallazione interna perennemente intasata dal traffico. Si tratta di poco più di 19 chilometri di nuova tangenziale per lo più da realizzare in galleria. L’opera, secondo le prime stime, costerebbe 1 miliardo e 300 milioni di euro. Il costo è alto proprio perchè si svilupperà con un percorso quasi interamente in galleria.

Uno snodo che alleggerirà il traffico della Circonvallazione

“Una risposta importante del governo regionale alla richiesta antica della città – dice il sindaco Lagalla – che necessita di uno snodo autostradale capace di alleggerire la pressione veicolare sulla Circonvallazione, oggi una arteria urbana. Tra la circonvallazione e il nuovo snodo, possano realizzarsi lato Trapani e Catania, luoghi di stazionamento di container, in modo tale che raggiungano il porto solo in determinato orari. Uno dei temi che abbiamo già inserito nel protocollo con l’autorità portuale”.

L’idea di Romano

Su Twitter esprime soddisfazione anche Saverio Romano. “Una battaglia portata avanti nel tempo dall’On Saverio Romano “Una tangenziale di cui parlai per primo e in perfetta solitudine – scrive ora su Twitter – ciò che conta, comunque, è che il percorso sia stato sbloccato. Un’ottima notizia per la nostra città. Siamo certi che Schifani porterà a termine la realizzazione”.

Caronia: “Bene collaborazione Comune-Regione”

“Con l’avvio della progettazione della Pedemontana che allegerirà il traffico sulla circonvallazione di Palermo si fa un concreto passo avanti per la mobilità del capoluogo siciliano. Alla luce della sinergia in atto tra Regione e Comune per questa importante opera che sposterà a monte di Viale Regione Siciliana i grandi flussi del traffico, ritengo che si debbaa ripensare all’altro grande progetto messo in campo in questi anni relativo al Centro direzionale che si vorrebbe in tutt’altra zona della città di Palermo. Sarebbe paradossale che, in una apparente totale mancanza di programmazione, la Regione investisse oltre 400 milioni di euro in una mega opera che una volta realizzata sarebbe del tutto scollegata dal futuro principale asse viario per l’utenza che arriva da fuori città. Si tratterebbe di un cortocircuito che non farebbe altro che aggravare, invece che alleggerire, il carico di traffico in tante zone della città di Palermo. Auspico un vertice tra Regione e Comune per affrontare la questione e trovare una soluzione idonea a rendere funzionale e accessibile un hub di servizi che comunque avrebbe un senso solo se ben collegato con i mezzi pubblici e le arterie cittadine”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo di Lega-Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana.