Momenti di tensione alla protesta dei percettori del reddito di cittadinanza, a Palermo. I manifestanti si erano radunati questa mattina, a partire dalle 9, davanti agli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro di via Trinacria per essere ricevuti dall’esponente della Giunta Regionale Nuccia Albano. Secondo quanto riferiscono alcuni esponenti dell’associazione “Basta Volerlo”, ente organizzatore del sit-in, gli animi si sarebbero surriscaldati a causa del fatto che, dagli uffici dell’assessorato, era arrivato il diniego all’incontro richiesto. Così i manifestanti hanno cercato di entrare all’interno degli spazi di via Trinacria, ma sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Da qui è nato un momento di tensione sfociato in alcuni spintoni fra manifestanti e forze dell’ordine, per fortuna immediatamente placati dagli agenti presenti.

Grasso: “80 offerte di lavoro per 270.000 disoccupati”

Protesta che punta ad accendere i riflettori, ancora una volta, sulle decine di migliaia di percettori del reddito in Sicilia che, a partire da gennaio, rischiano di rimanere senza un sussidio economico degno di nota. Al netto infatti della prossima partenza dei corsi di formazione, si registra una carenza di proposte di lavoro nei centri per l’impiego siciliani. “Prima di arrivare a percepire questa diaria di 350 euro, ci vorranno dei mesi – sottolinea il presidente Davide Grasso -. Solo a Palermo ci sono 30.000 percettori del reddito. Se tutti aspettano una chiamata dal centro per l’impiego, prima di potere attivare tutti questa misura, ci vorranno mesi. In Sicilia il lavoro manca. E’ un dato di fatto. Fino a stamattina c’erano soltanto 80 offerte di lavoro contro 270.000 disoccupati siciliani. A cosa serviranno questi corsi se la gente non avrà un lavoro?”.

Guarino: “Servono cooperative sociali per le emergenze di Palermo”

Un incontro, quello richiesto dai manifestanti, voluto per cercare di fare una proposta al fine di impiegare tutta questa forza lavoro. Percettori del reddito al momento fermi ai box, sostengono i manifestanti, per mancanza di opportunità concrete. “E’ come se avessimo una macchina nuova senza le ruote – evidenzia Tony Guarino -. Non abbiamo lavoro effettivo. L’unico impiego che possiamo avere, e sarebbe utile, è l’inserimento per risolvere le emergenze di Palermo come quelle sulla manutenzione strade, ville e giardini, le scuole e gli ospedali. Chiederò l’apertura di cooperative sociali per tutti i percettori del reddito, per dare servizi migliori al cittadino e fare lavorare questa gente. Con 350 euro non si può campare. E già qualcuno ha ricevuto la lettera di sfratto esecutivo. Se non ci saranno risorse, siamo pronti a fare un presidio permanente per tutelare i nostri diritti”.

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