Pescatori in rivolta per il caro carburante. Troppi costi da gestire e ricavi all’osso. Le piccole comunità di pescatori stanno affrontando la tempesta perfetta. Il carburante è aumentato del cento per cento e anche i distributori hanno difficoltà a sostenere le spese per fare arrivare il pescato nei mercati delle città.

“Dall’anno scorso il costo del gasolio è aumentato del cento per cento – raccontano gli operatori del porticciolo dell’Arenella di Palermo – e per noi è diventato impossibile uscire per le battute di pesca”. Hanno provato a organizzarsi, riducendo il numero di battute di pesca per contenere i costi. “Noi dovremmo uscire ogni giorno – spiegano – ma non siamo in grado di sostenere il costo. Così, in molti hanno deciso di andare a pesca soltanto un paio di giorni alla settimana. Ma è evidente che i ricavi sono all’osso e non siamo più in grado di andare avanti”.

Pescatori in rivolta, da lunedì 30 giorni di fermo biologico

All’orizzonte c’è il rischio di uno stop. “Senza nessun aiuto, senza interventi a sostegno del settore, non ci resta altra soluzione se non il disarmo”. A rischio, dunque, c’è il settore della pesca artigianale, un comparto storico della tradizione agroalimentare siciliana. Le imprese potranno effettuare il fermo biologico a partire da lunedì prossimo 21 marzo. Il via libera al calendario anticipato del fermo di pesca è arrivato dal Consiglio Regionale della Pesca durante la seduta convocata dall’assessore regionale Toni Scilla. Il settore, già colpito dalla pandemia covid, rischia un colpo mortale con il caro gasolio.

Nelle prossime ore la pubblicazione del relativo decreto darà la possibilità alle imbarcazioni di poter effettuare il fermo pesca sin dal prossimo 21 marzo. In questo modo, le imbarcazioni potranno fermarsi, sin da subito, per 30 giorni consecutivi. La speranza è che questo lasso di tempo consenta la programmazione di interventi per la riduzione del carburante.  Si attendono i provvedimenti ministeriali annunciati nei giorni scorsi dal governo nazionale, per bocca del sottosegretario alla pesca, Francesco Battistoni.

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