Stringono i tempi per l’adozione del piano di riequilibrio da parte della Giunta comunale di Palermo. L’atto dovrà essere sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale, che dovrà votarlo entro il 31 gennaio. Una delibera sulla quale si gioca il futuro dei prossimi 20 anni del capoluogo siciliano.
Documento che quindi vincolerà l’Amministrazione almeno le prossime quattro sindacature. Le casse di Palazzo delle Aquile piangono. Servono soldi. Ma l’Amministrazione necessita anche di alcuni correttivi sul fronte del personale. Oltre ad un turnover inevitabile, gli uffici del Comune dovranno essere potenziati, sia con un aumento del monte ore di alcuni dipendenti, sia con l’assunzione di nuovi tecnici ed amministrativi. (OK)
Comune e personale, la strategia sul piano di riequilibrio
La Giunta e gli uffici sono al lavoro, proprio in queste ore, per redigere la nuova delibera di piano di riequilibrio. Un atto che, per stessa ammissione del sindaco Orlando, dovrà subire delle modifiche. Ciò sia in virtù previsti dall’ultima finanziaria del Governo nazionale, che dal nuovo assetto di alcuni atti, fra cui ad esempio il piano della pubblicità, sospeso di recente dal TAR.
Il documento sarà pubblicato ufficialmente nelle prossime ore, anche se iniziano a trapelare le prime indiscrezioni. Nocciolo focale dell’atto riguarda il nuovo assetto del personale. A partire dal 2022, l’Amministrazione Comunale intende potenziare il monte ore di alcuni uffici. Secondo quanto trapela da fonti della maggioranza, si starebbe pensando ad un aumento a 36 ore di 111 dipendenti categoria D e 269 dipendenti categoria C. Potenziamento a 21 ore invece per i 90 dipendenti rimasti di “Palermo Lavoro” e della categoria LSU. Una manovra che interesserà anche 169 unità della polizia municipale, che dovrebbero passare a 35 ore a partire dal 2022 attraverso il ricorso ad una misura esterna. Nel 2023, l’Amministrazione dovrebbe aumentare a 36 ore il monte settimanale di 1286 dipendenti categoria B. Mentre, a partire dal 2024, il potenziamento dovrebbe riguardare anche 454 categoria A. Nello stesso tempo, la polizia municipale dovrebbe diventare strutturale con fondi interni.
Una manovra, quella del piano di riequilibrio, che riguarderà anche l’ambito dirigenziale. Tra il 2022 e il 2025, l’idea dell’Amministrazione sarebbe quella di assumere 25 dirigenti (12 nel 2022, 2 nel 2023, 4 nel 2024 e 8 nel 2025). A partire dal 2026 invece, il numero di assunzioni all’anno dovrebbe aggirarsi fra le 100 e le 125, in base alle disponibilità economiche dell’ente.
Arcoleo (PD): “Politica ha il dovere di decidere. No al dissesto”
Soddisfatto il capogruppo del PD Rosario Arcoleo, che sta seguendo la redazione della delibera sul piano di riequilibrio. “Sono contento della direzione intrapresa dall’Amministrazione comunale nel processo di riorganizzazione del personale da affiancare al piano di riequilibrio. La via è giusta e permetterà di avere dei benefici già a partire dal 2022. La valorizzazione del personale sarà il tema centrale del piano di riequilibrio e del corretto funzionamento della macchina amministrativa. L’aumento del monte ore di diversi settori chiave del Comune, nonchè l’assunzione di nuovo personale, permetterà un turnover graduale ma efficace, dando nuove energie alla macchina burocratica di Palermo”.
“Un cambiamento epocale e fondamentale per risollevare le sorti della città e dei palermitani – sottolinea l’esponente Dem -. Ho sollecitato, nella veste di capogruppo del Partito Democratico, la rimodulazione del piano, a partire proprio dalla manovra del personale, che io ritengo centrale e primario nel processo di riequilibrio dell’Ente. Un atto che si muove così nella direzione giusta, opposto a coloro i quali vorrebbero intraprendere la via del dissesto. Una decisione che ridurebbe la politica ad un mero esecutore di norme e di imposizione di paletti più o meno restrittivi. La politica deve essere protagonista nelle decisioni importanti sul futuro di Palermo. Questo è la vera essenza della cura della cosa pubblica a cui noi dobbiamo ispirarci.
Sicilia Futura: “Bene le modifiche. Confrontarsi con i sindacati”
Sulla proposta esprimono parere favorevole anche i componenti del gruppo di Sicilia Futura. Gianluca Inzerillo, Caterina Meli e Ottavio Zacco commentano così le ultime novità sul fronte della riorganizzazione del personale e del piano di riequilibrio. “La proposta dell’amministrazione di aumentare a 36 ore 111 dipendenti di categoria D, 269 dipendenti categoria C e a 21 ore i dipendenti di categoria A e B e di stabilizzare i 90 dipendenti rimasti LSU nell’anno 2022 e successivamente di portare tutti i lavoratori a 36 ore tra il 2023 e 2024 2023 sicuramente è da apprezzare rispetto a quella che era la proposta iniziale“.
Gli esponenti vicini al deputato regionale Edy Tamajo invitano l’Amministrazione a proseguire sulla strada del dialogo, anche con i rappresentanti dei lavoratori. “Auspichiamo che questa proposta possa subire altre modifiche al fine di garantire a tutti i lavoratori l’orario full time entro il 2022. Riteniamo che sia necessario un confronto anche con le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori, motivo per il quale ci facciamo promotori di un ulteriore incontro alla presenza degli stessi”.
Gentile (PD): “Piano di riequilibrio occasione per potenziare Comune”
Sulla stessa linea del collega Dem anche la consigliera comunale Milena Gentile. “E’ indispensabile che il piano di riequilibrio diventi un’occasione per potenziare e razionalizzare la macchina amministrativa. Istituzione attualmente in dissesto funzionale e per non farsi sfuggire le opportunità del PNRR e degli aiuti economici del Governo nazionale. Un piano di riequilibrio non è solamente un risanamento dei conti pubblici. Deve dimostrare la capacità del Comune di trovare soluzioni per rendere più efficienti gli uffici e più efficace l’azione amministrativa”.
“L’unica strategia possibile per accedere ai bandi del PNRR, oltre che per dare dignità a chi da decenni lavora con retribuzioni ridicole, è valorizzare da subito il personale interno con la formazione specialistica e con la trasformazione del contratto da part-time a full-time e, successivamente, prevedere concorsi per consentire le progressioni di carriera a chi già svolge mansioni superiori e per immettere nuovo personale che compensi i pensionamenti passati e futuri”.
“Personalmente al tavolo di concertazione ho suggerito che il piano non faccia riferimento solo alle categorie ma ai profili professionali da destinare soprattutto al potenziamento degli uffici che hanno un’alta potenzialità di generare entrate e migliorare l’offerta dei servizi – sostiene l’esponente del PD -. Basti pensare, oltre all’ufficio tributi che è ovviamente prioritario per l’attuale 60% di evasione, anche all’enorme arretrato dell’edilizia privata che potrebbe risanare gran parte del bilancio comunale, soprattutto in un momento come questo di grande rilancio dell’edilizia. Inoltre, ritengo altrettanto strategica la produttività del patrimonio comunale e quindi concentrare gli sforzi per ristrutturare con i fondi europei disponibili tutti i beni confiscati in modo da eliminare definitivamente i costi delle locazioni e dotare tutti i quartieri di infrastrutture scolastiche, presidi socio sanitari e luoghi per la socialità”.
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