• In Sicilia contributi agli enti locali che si doteranno del Pug
  • I fondi per Comuni, consorzi di Comuni e Città metropolitane
  • Il decreto prevede la concessione di un contributo fino al 30% delle spese ritenute ammissibili

Sono stati stabiliti dal governo Musumeci criteri e modalità per la concessione dei contributi regionali agli enti locali, per redigere il Piano urbanistico generale (Pug). È stato infatti firmato dal dirigente generale del dipartimento regionale dell’Urbanistica il decreto che attua una norma introdotta nell’ultima legge di Stabilità regionale, con cui l’assessorato regionale del territorio e dell’Ambiente stanzia i primi 500 mila euro.

Le somme per la redazione del piano

Le somme sono da distribuire a Comuni, consorzi di Comuni e Città metropolitane per sostenere le spese per la redazione, la revisione e la rielaborazione degli strumenti territoriali e urbanistici, dei piani attuativi e degli studi di settore specialistici affidati a professionisti, così come previsto dalla legge di Riforma urbanistica.

I documenti che sostituiscono i Prg

“Portiamo a termine un’altra azione concreta di buon governo – sottolinea l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro – Il dipartimento Urbanistica esegue un’indicazione che veniva dal governo regionale e che è stata fatta propria dal Parlamento regionale attraverso una norma della legge di Stabilità. Iniziamo a contribuire concretamente con queste risorse, stabilite in 500 mila euro per il primo anno, alla redazione dei nuovi Pug che sostituiscono i vecchi Prg; verrà fuori una sorta di competizione tra i Comuni che vorranno usufruire di questi contributi. Faremo in modo che la Finanziaria del prossimo anno preveda l’integrazione e il completamento di questo processo”.

Cosa prevede il decreto

Il decreto firmato dal dirigente generale Calogero Beringheli prevede la concessione di un contributo fino al 30% delle spese ritenute ammissibili, fermo restando la possibilità di richiedere un ulteriore finanziamento negli esercizi finanziari successivi. In particolare, vengono definite tre fasce di contributi in relazione alla dimensione dei Comuni: fino a 125 mila euro per i Comuni con popolazione inferiore a 30 mila abitanti e una superficie territoriale inferiore a 30 chilometri quadrati; fino a 150 mila euro per quelli con popolazione compresa tra 30 mila e 100 mila abitanti e per quelli con popolazione inferiore a 30 mila abitanti ma con superficie superiore a 30 kmq; fino a 175 mila euro per i Comuni con popolazione superiore a 100 mila abitanti.