Detersivo sulle statue e schiuma riversata dentro le vasche della fontana di Piazza Pretoria.
La segnalazione arriva dal gruppo Associazione Comitati Civici Palermo dove un utente ha raccontato di aver visto dei giovani, muniti di secchio e detersivo, creare delle enormi bolle di sapone fatte esplodere sui marmi della fontana. La saponata sarebbe finita nelle vasche.
Si sarebbe trattato di un ‘effetto speciale’ adoperato da un fotografo insieme ad alcune modelle per realizzare uno shooting fotografico. La fontana – di giorno accessibile ai visitatori sotto la supervisione dei vigili – sarebbe stata trasformata in un set.
Secondo il racconto del testimone, i protagonisti avrebbero iniziato a creare le bolle dall’esterno, servendosi di un secchio rosso e di un bastone, successivamente sarebbero entrati nel perimetro della fontana per continuare la loro attività. A quel punto, dopo essere stati richiamati da un agente della Municipale, il fotografo avrebbe mostrato un foglio; forse un’autorizzazione.
“Chi ha autorizzato modelle e fotografo a fare le gigantesche bolle di sapone sulla nostra preziosa e delicata fontana? – ci si chiede nel post – se sono stati autorizzati dal Comune il fatto è molto grave – vi si afferma -. Se non sono stati autorizzati ci chiediamo a cosa serva la vigilanza se chiunque si può recare con un vistoso secchio rosso a fare le bolle di sapone in un luogo che deve essere rispettato come una chiesa”.
Non si è fatta attendere l’ondata di commenti di sdegno sotto il post: “Il precipizio è sempre più vicino…”. “Siamo alla frutta”. “Più che alla frutta siamo al detersivo”, ironizza amaramente qualcun altro.
L’associazione ha più volte protestato contro i comportamenti tenuti dai visitatori della fontana. In una lettera indirizzata al sindaco Leoluca Orlando si legge: “Segnaliamo la situazione della Fontana di Piazza Pretoria, cui hanno libero accesso i visitatori, ma con divieto di sedersi o appoggiarsi ad essa. Abbiamo più volte osservato e denunciato alle Funzioni competenti la circostanza che nessuno rispetta il divieto, mettendo in pericolo l’integrità del prezioso monumento, che presenta, peraltro, delle criticità. Già l’anno scorso la balaustra fu danneggiata da una turista, ma nonostante questo precedente e lo stato di evidente fragilità della struttura, nessun controllo viene effettuato per prevenire ulteriori danneggiamenti. Abbiamo verificato personalmente e per un lungo periodo che i turisti sono lasciati liberi di sedersi e di poggiare i piedi sulle balaustre, senza che nessuno intervenga a fare rispettare il divieto, come avviene, per esempio, a Roma presso la altrettanto preziosa Fontana di Trevi. Ci chiediamo a chi sarebbero addebitabili eventuali danni che dovessero essere procurati al nostro prezioso monumento, in caso di incidenti. Trasmettiamo le foto scattate durante la giornata di ieri, a comprova di quanto denunciamo e chiediamo con forza un intervento che possa porre fine a questi comportamenti, peraltro, ribadiamo, espressamente vietati proprio da codesta Amministrazione”.
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