Un agente di polizia in borghese è stato aggredito e ferito la scorsa notte a Palermo in via Roma. Era terminato il servizio di controllo sulla movida in piazza Sant’Anna quando due poliziotti stavano tornando verso le auto. In via Roma è spuntato un giovane di 27 anni, forse ubriaco, che ha iniziato a picchiare l’agente.

Nella colluttazione il poliziotto ha riportato oltre a diverse contusioni anche la frattura del malleolo. E’ stato portato al pronto soccorso del Civico. La prognosi è di 30 giorni. Il giovane di 27 anni è stato arrestato e si trova ai domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima.

Agenti aggrediti in carcere

Una nuova aggressione al carcere Di Bona, ex Ucciardone, a Palermo. Un detenuto di origini albanese ha aggredito, alla seconda sezione, un’agente della polizia penitenziaria coni pugni in faccia ed alla nuca. La vittima era da solo ed è riuscito a divincolarsi e chiamare i rinforzi.

L’assistente di polizia è stato trasportato in ospedale con un trauma cranico dai sanitari del 118.

Pochi giorni fa si era registrata un’altra aggressione.

“Nemmeno il tempo di archiviare l’episodio di violenza di alcuni giorni fa, che ne dobbiamo denunciare un’altra afferma il segretario provinciale Cnpp Maurizio Mezzatesta – Il carcere Ucciardone è una polveriera. Le aggressioni sono all’ordine del giorno, il personale e stremato da un organizzazione del lavoro con carichi eccessivi. Per non parlare poi della struttura non a passo con i tempi”.

L’ultima aggressione al carcere Ucciardone

Nuova aggressione agli agenti di polizia penitenziaria nel carcere Calogero Di Bona ex Ucciardone a Palermo. Un detenuto di origini albanese aveva chiesto di fare una doccia.

Una volta uscito dalla cella ha aggredito prima verbalmente un capo coordinatore di 50 anni e poi lo ha afferrato per il collo, minacciandolo di colpirlo al volto. L’intervento degli altri agenti ha evitato il peggio per l’assistente capo.

L’episodio è stato denunciato dal segretario provinciale di Palermo del  Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria (Cnpp) il segretario Cnpp Maurizio Mezzatesta. “Si auspica – dice Mezzatesta – che gli uffici superiori intervengano urgentemente trasferendo il detenuto in questione, che non è nuovo a tali atteggiamenti, in altre realtà penitenziarie”.

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