Vale quasi 800 milioni di euro la manovra finanziaria approvata regionale approvata  dalla giunta Schifani che ora dovrà essere trasmessa all’Assemblea regionale per l’analisi. Per il governatore Renato Schifani, che ha spiegato la legge di stabilità 2024 in conferenza stampa assieme all’assessore all’Economia Marco Falcone, si “tratta di una svolta”. “La definisco la vera e propria finanziaria del governo Schifani perché l’anno scorso, per una questione di tempi stretti e limitate disponibilità finanziarie abbiamo dovuto varare una manovra avvalendoci di fondi statali Fsc in parte poi impugnati – ha detto Schifani – Questa finanziaria invece poggia totalmente su fondi regionali e quindi ci mettiamo al riparo da impugnative sotto il profilo delle coperture. Ringrazio per l’impegno l’assessore Marco Falcone, lavoratore h24, persona di grande competenza e lealtà”.

Finanziaria possibile grazie all’accordo con lo Stato

Il governatore ha evidenziato l’importanza dell’accordo raggiunto con lo Stato. “Tanti governi ci avevano provato senza riuscirci – ha sottolineato – Noi grazie alla concertazione col governo Meloni siamo riusciti a raggiungere un risultato quasi storico. Quest’anno abbiamo avuto 300 milioni, per l’anno prossimo la cifra è di 350 milioni e via via aumenterà fino a 600 milioni, fino al 2030, pari alla somma del maggiore contributo a carico della Regione alla spesa sanitaria”. Il governatore ha parlato di una manovra “con una chiara impronta politica” e ha citato la norma per il contrasto alla disoccupazione “con misure senza precedenti per le assunzioni a tempo indeterminato, incentivando anche i giovani che hanno dovuto lasciare la Sicilia a rientrare”.

Rispettati i tempi, ora evitare in aula l’esercizio provvisorio

Sui tempi di approvazione della manovra all’Ars, il presidente Schifani ha aggiunto: “Come governo abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati; ci attendiamo dalle opposizioni un contributo costruttivo e siamo pronti all’ascolto. Siamo fiduciosi sulla gestione della finanza pubblica di questo governo e sul giudizio di parifica del rendiconto 2021 da parte della Corte dei Conti atteso a giorni”. La legge di stabilità conta in totale 40 articoli. L’obiettivo del governo Schifani è che la manovra venga approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre, dunque nei termini di legge. L’assessore Falcone ha proseguito: “Lavoriamo a questa manovra dallo scorso giugno, abbiamo ascoltato tutte le forze sociali e abbiamo già acquisito il parere positivo dei revisori dei conti”.

Legge in 40 articoli

Sono 40 gli articoli della legge di stabilità 2024 approvata stamani dalla giunta Schifani, pronta per la trasmissione all’Assemblea regionale. In totale, il governo ha messo in finanziaria circa 800 milioni di euro, tutti fondi regionali frutto delle maggiori entrate di Irpef e Iva, ma anche di tributi come il bollo auto e i 350 milioni incassati dallo Stato dopo la firma dell’accordo. Ecco cosa prevede il ddl.

Lavoro e occupazione

Contributi alle imprese fino a 30 mila euro per ciascun lavoratore assunto (10 mila euro all’anno). In totale, sono stati stanziati 300 milioni di euro nel triennio 2024-2026. La norma intende promuovere la stabilità dell’occupazione, favorendo le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel 2024. Come ulteriore incentivo, per favorire il rientro in Sicilia di cittadini che lavorano in imprese aventi sede e operanti esclusivamente all’estero, si prevede un contributo aggiuntivo di euro 15 mila euro nel triennio (5 mila annui) per ogni lavoratore assunto.

Forestazione e antincendio

Per il 2024 sono stati assegnati al settore della forestazione 197,3 milioni di euro (198,3 per ciascuno degli anni 2025 e 2026) per la prevenzione antincendio e il rafforzamento del servizio aereo (noleggio di mezzi pesanti). Per interventi in conto capitale altri 74 milioni per il 2024 e 63 milioni per il 2025 e 2026. Comuni, Liberi consorzi e Città metropolitane destinano il 3% dell’assegnazione alla prevenzione incendi ed alla vigilanza su privati ed enti pubblici per le attività di pulizia dei terreni. Prevista, con una disposizione innovativa, anche l’utilizzazione del personale dello Sviluppo rurale per lo spegnimento incendi, acquisto di mezzi e materiali innovativi, digitalizzazione della rete radiomobile, realizzazione della centrale operativa unica di Protezione civile.

Sconti sul bollo auto

Tassa automobilistica (bollo auto) ridotta fino al 20% nel 2024: il 10% in meno per i proprietari in regola con i versamenti e un’ulteriore riduzione del 10% è prevista per chi decide di effettuare i pagamenti con domiciliazione sul proprio conto corrente.

Scuola

Per il funzionamento nel 2024 delle scuole paritarie sono stanziati 7 milioni di euro (3 in più rispetto al 2023), mentre per le scuole statali le risorse vengono aumentare di 5 milioni rispetto al 2023 (si passa da 27 a 32 milioni di euro).

Giovani e sport

Raddoppiano i voucher per avvicinare i giovani allo sport, favorire l’inclusione sociale e contrastare le disuguaglianze. Il provvedimento da 2,5 milioni di euro (nel 2023 era stati stanziati 1,3 milioni) è destinato a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 6 e i 16 anni, appartenenti a famiglie a basso reddito.

Comuni ed Enti Locali

Accresciuti in 350 milioni di euro per ciascun anno i trasferimenti ai Comuni per il 2024, 2025 e 2026 e 103 milioni alle Città metropolitane e ai Liberi consorzi comunali. L’intero ammontare sarà erogato nell’anno. Rideterminate in 115 milioni, per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 2026, le risorse per le spese di investimento dei Comuni. Nel fondo globale per i Comuni sono previste riserve per finalità specifiche: 6 milioni per il trasporto dei rifiuti delle isole minori; 2 milioni ai Comuni in cui ricadono aree industriali; 3 milioni a quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata; 3 milioni per la lotta al randagismo; 1 milione per i servizi di salvataggio nelle spiagge; 4 milioni per le comunità alloggio per disabili psichici; 7 milioni per il trasporto degli alunni pendolari; 2,5 milioni per i siti Unesco; 3 milioni per il servizio educativo-assistenziale. Infine, a ogni Unione dei Comuni sono assegnati 300 mila euro per un totale di 8,7 milioni. Contributo straordinario per complessivi 2 milioni a Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle per le difficoltà causate dall’arrivo dei migranti. A Lampedusa e Linosa 1 milione in più per comunicazione e promozione turistica. Per iniziative locali di carattere sociale, economico e culturale stanziamento da 3 milioni; 1,5 milioni di euro (ogni anno) alla salvaguardia dei luoghi di culto e al sostegno alle attività sociali e aggregative realizzate con gli enti religiosi. Per il funzionamento delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi è previsto un incremento di 5 milioni nel 2024, 10 milioni nel 2025 e di 15 milioni nel 2026.

Risorse per la progettazione

Rimpinguato il Fondo di progettazione per i Comuni con una dotazione per il 2024 di 50 milioni di euro, utile per dotarsi di progetti e accedere agli investimenti previsti dalla programmazione comunitaria e statale. Inoltre viene istituito un fondo da 10 milioni di euro per le progettazioni della Regione.

Eventi culturali

Per “Agrigento Capitale italiana della cultura 2025” stanziati in totale 10 milioni di euro (5 milioni per 2024 e altri 5 per il 2025) per far fronte alle spese per le attività di promozione del territorio e per l’organizzazione degli eventi a supporto dell’iniziativa. Un milione per il 2024 alle iniziative connesse al riconoscimento della Sicilia come “Regione europea della gastronomia 2025” e altri 2 milioni nel 2025. Stanziati 330 mila euro di contributi per le iniziative del Museo “Falcone e Borsellino”, altri 280 mila euro per il 2025-2026. La dotazione del Furs, Fondo unico regionale per gli spettacoli, passa da 5,3 milioni a 6,8 milioni.

Personale regionale e Fondo pensioni

Per l’incremento dei trattamenti economici accessori del personale regionale sono stanziati complessivamente oltre 1,6 milioni di euro (nel rispetto del limite massimo pari allo 0,22% del monte salari 2018). Per la riclassificazione dei dipendenti regionali sono previsti 3,4 milioni di euro (pari allo 0,55% della massa salariale del 2018) e 4,3 milioni di euro per il rinnovo contrattuale. Il Fondo pensioni della Regione potrà istituire un proprio ruolo organico e definire i propri fabbisogni di personale, ovviando a una storica carenza: attualmente non ha personale proprio ma vi lavorano dipendenti dell’amministrazione regionale in distacco.

Precariato

Per i lavoratori Asu sono stanziati in totale oltre 56 milioni di euro a copertura della prosecuzione delle attività e per l’integrazione oraria fino a 36 ore settimanali. Per i lavoratori ex Pip sono previsti quasi 30 milioni di euro per la prosecuzione delle attività di tale bacino e 7,5 milioni per la stabilizzazione di un primo contingente, a seguito delle trattative condotte nelle ultime settimane dall’assessorato all’Economia.

Servizi vari

Cinque milioni di euro per interventi sulla viabilità rurale, 1,5 milioni per il recupero di borghi marinari. Quasi 16 milioni di euro per la copertura al nuovo bando per l’affidamento decennale della gestione dei dissalatori delle isole minori di Pantelleria, Ustica, Lampedusa, Linosa e Lipari. Stanziati 22 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026) per l’adeguamento delle rette sanitarie che le Asp corrispondono a Cta, Rsa e strutture riabilitative che si occupano dei soggetti fragili, che si aggiungono allo stanziamento di 160 milioni di euro in favore dei disabili gravi. Per la gestione e la manutenzione della rete meteo regionale di monitoraggio sono stanziati 2,8 milioni di euro per il 2024, 2,9 milioni per il 2025 e 3,6 milioni per il 2026.

Royalties estrazione gas

La Regione riconosce ai Comuni di Gela, Licata e Butera, a titolo compensativo per l’attività estrattiva dei giacimenti di idrocarburi, una quota fino a un massimo del 30 per cento dell’aliquota spettante alla Regione siciliana.

“Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell’avvenuta approvazione della legge di stabilità da parte della Giunta regionale e in particolare del riconoscimento delle royalties per i Comuni di Gela, Licata e Butera. Si tratta di indennizzi che da tempo il territorio richiede per compensare l’attività estrattiva effettuata nelle acque antistanti e così garantire la tutela e la valorizzazione delle aree interessate dall’estrazione di gas». Lo affermano Giusi Savarino e Giuseppe Catania, deputati regionali di Fratelli d’Italia, aggiungendo: «Ringraziamo il presidente Schifani e l’assessore Falcone per aver mantenuto l’impegno preso in Aula e in Commissione di portare in finanziaria questo atteso riconoscimento per cui FdI e noi stessi in prima persona ci siamo da tempo battuti” commentano Savarino e Catania di Fratelli d’Italia.

Ma i 5 stelle rivendicano la paternità di questa norma “Finalmente la nostra norma che non aveva trovato spazio nel collegato alla Finanziaria di giugno approda nella manovra di stabilità approvata in queste ore dalla giunta. Parte delle royalties, provenienti dalle estrazioni di gas a mare, andranno ai Comuni costieri su cui ricadono gli effetti negativi di queste operazioni, come quelli di Licata e Gela” affermano di deputati M5S Angelo Cambiano e Nuccio Di Paola.

“Se si pensa – dicono – che per il progetto estrattivo Argo-Cassiopea è prevista l’estrazione di 10 miliardi di metri cubi di gas, è facile intuire che ai Comuni interessati andrebbero cifre notevoli, valutabili nell’ordine di 20 milioni di euro l’anno. Si tratta di una grossa boccata di ossigeno per questi enti”

Certezza dei trasferimenti delle risorse agli enti locali

“I Comuni siciliani ottengono l’erogazione entro l’anno corrente della quarta trimestralità delle risorse trasferite dalla Regione. Un articolo del Collegato ter, appena approvato, anticipa il trasferimento delle risorse che, di norma, venivano assegnate ai Comuni all’inizio dell’anno successivo rispetto a quello dell’esercizio finanziario chiuso. Sono soddisfatta che la mia determinazione in Commissione Bilancio per aiutare gli enti locali con erogazioni tempestive, oggi abbia trovato nell’Aula l’adesione dei colleghi con un voto favorevole all’assegnazione della quarta trimestralità che consente la spesa senza stop nei Comuni della Sicilia”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.

Contratto dei regionali ai dipendenti Ciapi

“Finalmente al personale Ciapi viene riconosciuta l’applicazione del contratto dei dipendenti regionali – dice poi la stessa Caronia – . Grazie ad una norma approvata oggi nell’ambito del Collegato ter si pone fine ad una disparità che di fatto non consentiva ai 35 dipendenti Ciapi, in servizio presso l’assessorato regionale al Lavoro, di avere l’omologazione giuridica. Questa scelta contribuirà certamente alla velocizzazione delle attività di un dipartimento strategico qual è quello del Lavoro. La norma, da me voluta fortemente, non comporta alcun onere aggiuntivo a carico della Regione poiché a questi dipendenti era già riconosciuto dal 2015 il trattamento economico equivalente a quello previsto dal contratto del Comparto dei regionali”.

Intanto collegato ter all’Ars

Nel frattempo è iniziato all’Ars l’esame in aula del cosiddetto collegato-ter. La seduta, aperta dal presidente Gaetano Galvagno, è iniziata con la discussione dei primi articoli del ddl. Nel corso degli interventi dei parlamentari si è fatto riferimento al “maxi-emendamento” che dovrebbe accorpare proposte del governo e del parlamento e dovrebbe essere presentato per l’esame dell’aula all’inizio della prossima settimana.

Stop alle sanzioni ai comuni

Intanto disco verde in Prima commissione dell’Ars all’emendamento al collegato ter che cancella la sanzione per i Comuni che non destinano il 2 per cento dei trasferimenti regionali alla democrazia partecipata

“È vergognoso – commenta la deputata M5S Martina Ardizzone -, cancellare la sanzione equivale quasi ad abolire la norma. In questo modo l’assessorato si spoglia da ogni responsabilità, eliminando il monitoraggio e le sanzioni ai comuni che non spendono. Al contrario, bisognava adoperarsi per supportare i sindaci nella spesa per realizzare progetti voluti direttamente dai cittadini, che, grazie a questa legge, possono partecipare direttamente alla spesa pubblica e sentirsi parte integrante delle istituzioni. Così, invece, la possibilità che la norma rimanga inattuata aumenta vertiginosamente, rischiando di farci fare una pericolosa marcia indietro sui temi di partecipazione democratica attiva”.

Grazie alla legge sulla democrazia partecipata approvata nel 2014, grazie al  Movimento 5 stelle, in Sicilia sono state finanziate numerose attività e servizi, come impianti di videosorveglianza cittadina,  parchi gioco, un’ auto di servizio per la protezione civile, collocazione di cestini gettacarta e tanto altro.

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