(Ha collaborato Edoardo Ullo)

Largo Gibilmanna soluzione al momento tramontata, Fiera del Mediterraneo ed il “Pallone” di Italia ’90 opzioni più probabili. Rimane aperta la platea delle possibili sedi provvisorie di una piscina comunale a Palermo. Il tema rimane sempre quello: l’impianto di viale del Fante chiuderà i battenti per consentire i lavori di ristrutturazione previsti nell’alveo dei progetti del PNRR. Stop alle attività previsto al momento per giugno, anche se dal Comune stanno provando ad ottenere qualche differimento su almeno una delle due vasche.

Accantonata, per il momento, l’opzione che portava all’area nel quartiere di Borgo Nuovo. Come raccontano le immagini raccolte dalla nostra redazione, la struttura versa in uno stato di degrado evidente. Per il suo recupero, quindi, serviranno tempi lunghi. Rimangono quindi due le opzioni sul tavolo del Comune: l’area del cosiddetto Pallone di Italia ’90 e l’edificio 16 della Fiera del Mediterraneo.

Coglitore: “Ci serve un impianto entro giugno”

Un tema sul quale abbiamo chiesto numi al presidente della Waterpolo Palermo Antonio Coglitore. La formazione militante in Serie A2 è uno dei principali attori interessati dalla chiusura della piscina comunale. Una situazione sulla quale il dirigente della società palermitana prova a fare chiarezza. “Noi abbiamo chiesto la disponibilità di un impianto entro giugno, data in cui inizieranno i lavori nella struttura di viale del Fante. Abbiamo fatto delle riunioni, sotto il profilo tecnico, con delle imprese che si occupano del montaggio di questi impianti prefabbricati. L’idea è quella di montare la piscina rimovibile in uno degli impianti individuati dall’Amministrazione. Dopodichè, superato il periodo emergenziale in cui entrambe le vasche di viale del Fante rimarranno chiuso, la struttura sarà smontata e verrà rimontata a Borgo Nuovo”.

Rimane però l’incognita dei tempi per il montaggio della piscina provvisoria. Nessuna certezza, al momento, per la futura presenza di pubblico. “Ho chiesto un incontro da effettuare un incontro con il Rup e il Capo Area per capire di che parliamo. Del pubblico non abbiamo ancora parlato. Al momento non ci sono strutture destinate allo scopo, ma si potrebbero comunque montare delle strutture. Lo spazio c’è. Magari fossimo a valuare questo aspetto. Noi in piscina comunale siamo senza pubblico da giugno 2021. In questo momento c’è da capire, in funzione delle decisioni prese, se smettere di fare attività o meno. Se non abbiamo un impianto, dove ci possiamo allenare?“, si domanda Coglitore.

Accontanata l’idea Borgo Nuovo

L’obiettivo è quello di ridurre i disagi per le società sportive e per il mondo natatorio in generale. Si dovrà quindi individuare una sede provvisoria per una piscina prefabbricata, in attesa che si concludano i lavori sulla struttura di viale del Fante. Tramontata, almeno per il momento, l’opzione che portava all’area di largo Gibilmanna, nel quartiere di Borgo Nuovo. Una struttura per la cui riqualificazione sono stati destinati, nell’ultima legge finanziaria regionale, circa 350.000 euro. Ma se il problema non sono i fondi, lo è stato dei campetti polivalenti, totalmente vandalizzati e in uno stato di degrado evidente. Sul posto stanno già intervendo da alcuni giorni alcune maestranze della Rap, che stanno cercando di eliminare l’enorme ammasso di ingombranti presenti sul posto. Ma, confessa qualche operaio, per liberare del tutto la zona potrebbe servire anche l’intervento di una pala meccanica.

“Largo Gibilmanna è oggetto di un finanziamento regionale da 350.000 euro per la  riqualificazione dell’impianto sportivo polivalente – ha sottolineato ai nostri microfoni l’assessore allo Sport Sabrina Figuccia -. La struttura ha subito, negli anni, diversi atti di vandalismo. E’ stata occupata e data alla fiamme. Il ripristino dello stato di luoghi si svilupperà quindi in due fasi. Stiamo intanto lavorando con Rap, che sta facendo un lavoro di pulizia e di eliminazione degli ingombranti illecitamente abbandonati lì. Poi verrà avviato il percorso di riqualificazione vero e proprio. Sull’area in questione è probabile che si possa inserire una piscina, sopraelevata e senza bisogno di scavo. Fra le opzioni, quindi, c’è quella di trasferire la piscina provvisoria che si utilizzerà per tamponare l’emergenza, per poi smontarla e portarla nel futuro impianto di Borgo Nuovo”.

Due le opzioni per la piscina provvisoria

Un recupero che, quindi, non ha tempi compatibili con quelli delle necessità del mondo natatorio, il quale necessita di un impianto a disposizione almeno entro giugno. Due le opzioni sul tavolo dell’assessore Sabrina Figuccia: la prima porta all’edificio 16 della Fiera del Mediterraneo, mentre la seconda interessa il cosiddetto Pallone, ovvero la struttura di viale del Fante creata per i mondiali di Italia 90. Soluzione preferita dalle società sportive operanti nella piscina comunale di viale del Fante. Ciò non solo da un punto di vista logistico, ma anche guardando alla prossima stagione agonistica. Rimane l’incongnita dei tempi e delle pastoie burocratiche. Giugno è vicino e il tempo stringe.

“Stiamo valutando delle location temporanee dove collocare la piscina – dichiara Sabrina Figuccia -. Una struttura di facile montaggio, utilizzata anche in ambito olimpico. Impianti come questo si installano in quattro settimane. L’operazione è quella di farla montare in un’area già coperta. Dopodichè la smonteremo per poi trasferirla in una sede definitiva” sottolinea l’assessore, la quale però pone l’accento sulla necessità di risolvere il problema. “Mettere a disposizione una nuova piscina, per quanto provvisoria, è un’operazione necessaria a risolvere il problema del mondo natatorio. Non ci possiamo permettere di restare senza piscina comunale. Mancherebbero gli spazi per le società sportive e per singoli, nonchè per il mondo dei diversamente abili, che vede nelle attività natatorie un’importante momento di sviluppo psicomotorio”.

Impossibile anche il ricorso a convenzioni con impianti privati o universitari. “Gli impianti privati sono saturi, il Cus altrettanto – sottolinea Sabrina Figuccia -. Tutte le società si sono dimostrate disponibili a lavorare in sinergia con l’Amministrazione, ma non ci sono margini sufficienti. Intanto stiamo lavorando per differire i tempi di lavorazione della piscina interna e di quella esterna di viale del Fante. Ciò ci permetterà di aumentare il tempo a disposizione, anche se l’obiettivo è di mettere a disposizione una piscina provvisoria già entro giugno”.

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