Chiusura forzata fino a lunedì mattina. Questo è il verdetto sui danni causati dagli allagamenti dei locali tecnici della piscina comunale di Palermo. L’impianto di viale del Fante è stato costretto a chiudere nella giornata di ieri, a causa della “migrazione” d’acqua dalla vasca coperta verso i servizi accessori della struttura. Ciò a causa del mancato funzionamento del sistema elettrico, in quel momento sotto manutenzione.

La piscina comunale riaprirà lunedì, controlli in corso

Dopo l’intervento avvenuto ieri da parte dei vigili del fuoco, questa mattina le maestranze del Comune, affiancate dal personale di AMG, ha effettuato i controlli sui quadri elettrici raggiunti dall’acqua. Per fortuna non sembrano essersi registrati danni. Ciò ha permesso di procedere ad una progressiva riattivazione degli impianti. Inoltre, si sta procedendo a riempire d’acqua la vasca coperta. Ciò per consentire, questa sera, gli allenamenti delle squadre di pallanuoto. Per l’utenza invece, bisognerà aspettare ulteriore. La probabile riapertura è prevista per lunedì 8 gennaio.

Il racconto di quanto successo

A raccontare l’accaduto ci ha pensato ieri la consigliera comunale di Oso Giulia Argiroffi, attraverso un post sui social. “L’impianto elettrico era in manutenzione e la struttura è stata comunque aperta al pubblico. Peccato che l’unica vasca attiva, quella interna, si è progressivamente svuotata, provocando l’allagamento dei locali tecnici. La struttura è stata poi chiusa per motivi di sicurezza e per permettere l’intervento dei vigili, chiamati per scongiurare ulteriori danni”.

Una piscina a mezzo servizio, poi i lavori

La vasca coperta rappresenta l’unica struttura al momento attiva in quel di viale del Fante. Quella scoperta è ormai ko da mesi, in attesa di vedere avviati i lavori di manutenzione straordinaria previsti dal Comune e finanziati con fondi del PNRR. Fatto per il quale l’Amministrazione sta ancora cercando una soluzione alternativa. Ciò al fine di garantire il servizio alle società sportive natatorie che frequentano l’impianto. L’opzione favorita in precedenza, ovvero l’ex Pallone di Italia ’90, sta andando incontro a problemi di costi, visto il computo metrico fornito dalla progettazione esecutiva attualmente in essere. Dati che parlano di un costo complessivo di oltre 8 milioni di euro e che hanno comportato l’uscita della previsione di spesa dai fondi dell’avanzo vincolato. L’assessorato allo Sport, guidato da Alessandro Anello, sta valutando tutte le opzioni. Ma sul tavolo non c’è ancora una soluzione definitiva.