Due milioni di euro per rilanciare i territori della Città Metropolitana di Palermo coinvolti, valorizzando le culture e la storia delle comunità dell’entroterra del capoluogo siciliano. Si è tenuto questa mattina a Palazzo Sant’Elia, a Palermo, la presentazione del progetto “Custodire il futuro“, finanziato con la misura del PNRR dedicata al Bando Borghi. Il programma interessa i comuni di Ventimiglia di Sicilia e di Mezzojuso, comprendendo al suo interno dieci azioni che vanno dalla generazione di nuove start-up ed aziende, alla tutela e potenziamento della conoscibilità della storia e dei luoghi dei territori coinvolti.

Il progetto PNRR Borghi

I due borghi hanno unito le forze e hanno realizzato un partenariato pubblico- privato con numerosi attori del territorio, ottenendo dal Ministero della Cultura un finanziamento da due milioni di euro. La compagine che ha lavorato all’idea è composta, oltre che dai comuni di Ventimiglia di Sicilia e Mezzojuso, l’associazione IBI impresa sociale ETS, l’associazione Reso Buono, Ismed – CNR, GAL Metrolpoli Est, Pro Loco Ventimiglia, Pro Loco Mezzojuso, Agricantus società cooperativa culturale sociale, l’associazione O.R.S.A. Organizzazione Ricerca e Studi di Astronomia.

L’azione, come sopra ricordato, si compone di dieci assi: la definizione di una visione partecipativa e design dei servizi; piattaforma di governance pubblico/privato; un’agenzia per la promozione territoriale ed il turismo diffuso e sostenibile; infrastrutture per lo spettacolo dal vivo; coworking hub (spazio sociale per le attività di sviluppo imprenditoriale e partecipativo); festival dei due borghi, con focus sulle culture alla base delle città di Mezzojuso e Ventimiglia di Sicilia; l’acceleratore di start-up; digitalizzazione; geoportale; Infine la ‘primavera di comunità’, ovvero la realizzazione di un festival attraverso il coinvolgimento della cittadinanza del territorio. Un cantiere partecipativo sui temi della legalità, sostenibilità, economia circolare e della cultura, che coinvolga abitanti, scuole, operatori e associazioni.

I sindaci: “Punto di svolta e rinascita per i nostri borghi”

Alla presentazione del progetto vi erano entrambi i sindaci dei comuni coinvolti. “Un progetto avvincente che può rappresentare un punto di svolta e rinascita per i nostri borghi, fiaccati dalla migrazione giovanile e dallo spopolamento – ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia di Sicilia Girolamo Anzalone -. La cultura può e deve essere volano di sviluppo”. Ad affiancarlo l’ex primo cittadino, oggi consigliere comunale a Palermo, Antonio Rini. “È per me un privilegio vedere le azioni che abbiamo previsto con la passata amministrazione prendere finalmente vita. Sono fiero di aver avviato questa importante progettualità che oggi muove finalmente i primi passi. I benefici per i nostri territori saranno molteplici, dalla valorizzazione culturale, alla copertura dell’anfiteatro di Ventimiglia, alla creazione di nuovi posti di lavoro. Una bella pagina di collaborazione fra diversi livelli istituzionali del nostro Paese

“Il nostro straordinario patrimonio culturale – sottolinea Giuseppe Lopes, sindaco di Mezzojuso – è reso protagonista e valorizzato dalle azioni di questo progetto. Il patrimonio librario e iconografico sarà digitalizzato e reso fruibile online andando a coniugare innovazione e cultura. Si prevede anche la creazione presso i locali del castello di Mezzojuso di un coworking hub in grado di aiutare i giovani del nostro terriorio a fare impresa. Una splendida occasione da sfruttare a pieno”.

“Durante questo anno di lavoro – ha dichiarato Giuseppe Correnti, redattore del progetto e coordinatore della compagine – siamo entrati in contatto con le comunità di Ventimiglia di Sicilia e Mezzojuso, le abbiamo ascoltate e studiate e abbiamo strutturato insieme una serie di azioni, anche grazie al lavoro dei numerosi partner, che ci hanno permesso di centrare le criticità su cui operare. L’investimento – continua Correnti – mira a creare un volano di sviluppo che faccia fruttare ben oltre il valore nominale la cifra messa a disposizione dallo Stato. Il progetto mira a innescare nel settore culturale un circolo virtuoso di attivazione, promozione e fruizione. Ora attendiamo dal Ministero della Cultura – conclude Correnti – una parola certa e definitiva sulle procedure da adottare per poter andare spedititi e finalizzare tutte le azioni previste per i prossimi anni. Il programma strutturato è davvero in grado di porre un argine allo spopolamento, di riattivare le comunità locali, promuovere i territori e quindi creare occasioni di lavoro”.

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