Alla scadenza della prima fase di accreditamento PNRR, i Comuni che hanno presentato istanza di finanziamento sono stati 75, di cui 17 comuni singoli e 13 raggruppamenti sopra i 10 mila abitanti. Sono 159 le schede preliminari presentate, per una richiesta di 235 milioni di euro, che riguardano il recupero, la ristrutturazione e la ri-funzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, progetti legati alle Smart Cities, ai trasporti ed al consumo energetico.

I progetti vanno trasmessi entro fine mese

I progetti dovranno essere trasmessi dai Comuni entro il 31 gennaio 2022.

La Città Metropolitana provvederà quindi alla selezione dei progetti e alla redazione definitiva del piano integrato che dovrà avere un importo massimo di 195 milioni di euro e sarà trasmesso al Ministero dell’Interno entro il 17 marzo 2022.

Fondi stanziati entro aprile

I decreti di finanziamento si prevedono entro l’inizio del mese di aprile 2022.

“Forte impegno della Città Metropolitana a servizio e in spirito di collaborazione con i Comuni dell’area provinciale per utilizzare con tempestività – grazie all’impegno della cabina di regia coordinata dal Segretario-Direttore Generale, Antonella Marascia – i fondi del PNRR. Primo passo di un percorso di grande rilievo per territori e cittadine e cittadini”. Lo ha dichiarato il Sindaco metropolitano, Leoluca Orlando.

“Occasione da non perdere. Investimenti prioritari”

“Sollecitiamo i distretti e i sindaci capofila ad adoperarsi per non perdere questa occasione – è l’appello lanciato pochi giorni fa dalla Cgil Palermo e dallo Spi Cgil Palermo – tenuto conto che si tratta di interventi necessari e irrinunciabili su argomenti sensibili e che consideriamo  prioritari.

Lettera ai sindaci dei Comuni capofila

I segretari  provinciali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Salvatore Ceraulo, Rosaria Aquilone e Alberto Magro, hanno inviato una lettera ai sindaci dei comuni capofila dei distretti di Carini, Corleone, Misilmeri, Palermo Petralia Sottana, Termini Imerese, con cui sono stati già stipulati nei mesi scorsi protocolli d’intesa (decreto 672 del 2015)  con le organizzazioni sindacali, chiedendo di organizzare un confronto su quanto previsto dalle linee d’intervento dell’avviso pubblico.

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