Un collaboratore di giustizia nisseno, Pietro Riggio, 54 anni, ex agente della polizia penitenziaria, sostiene che un ex poliziotto avrebbe messo l’esplosivo sotto l’autostrada per preparare la strage di Capaci, il 23 maggio ’92, in cui furono uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della polizia di Stato della scorta.
Lo scrive oggi La Repubblica raccontando dei verbali del collaboratore che sono stai depositati nel processo d’appello Capaci bis dove vengono processati 5 mafiosi accusati di aver partecipato alla strage. Secondo Riggio, uno dei collaboratori che ha testimoniato nel processo a Antonello Montante, il poliziotto, detto il turco, gli avrebbe confidato ‘di aver partecipato alla fase esecutiva delle strage Falcone.
Si sarebbe occupato del riempimento del canale di scolo dell’autostrada con l’esplosivo, operazione eseguita tramite l’utilizzo di skate-bord’.
Le dichiarazioni sono del 7 giugno dell’anno scorso e il pentito ha detto di non aver parlato fino ad allora perchè aveva paura ‘di mettere a verbale certi argomenti, temevo ritorsioni per me e per la mia famiglia. Ma adesso, i tempi sono maturi perchè si possano trattare certi argomenti’.
Riggio, condannato per mafia e estorsioni, collabora con la magistratura da 11 anni. Il suo nome compare in inchieste
sulla mafia delle estorsioni nissena dalla fine degli anni Novanta.
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