Il Teatro visto dagli occhi di una “semplice” porta ceste, una donna che vive la quotidianità di artisti, attori, impresari e maestranze che sono dietro ad ogni singolo spettacolo.

Racconti quotidiani con le parole semplici di una donna che racconta aneddoti mettendo a fuoco la vita dietro alle quinte e non solo di quello che può essere il teatro visto come “metafora della vita” o per esprimere il concetto “Il Teatro come paradiso della bugia”. Questo ed altro in “Pollline”, piece teatrale firmata dall’autore palermitano Filippo La Porta che ne cura la regia assieme all’attrice Rosalba Bologna.

Lo spettacolo va in scena al Teatro Casa Cultura ReMida di via Filippo Angeletti (piazza Campolo) questo fine settimana da venerdì 3 novembre a domenica 5. Gli orari sono i seguenti: venerdì e sabato alle 21.15, domenica alle 18.

Lo spettacolo, scritto nel 2018, torna così in scena a Palermo dopo cinque anni dal suo debutto.

Cast attori, musicisti e ballerini

Lo spettacolo è interpretato da Rosalba Bologna, Gaspare Sanzo e Patri Franco. Gli attori sono accompagnati dai musicisti Teresa Ferlisi (voce), Katia Raineri (violino) e Ciccio Piras (chitarra) e dal corpo di ballo formato da Francesco Migliaccio, Valentina Di Paquale, Enrico Caruso, Valentina Passafiume.

La sinossi di “Polline”

“Polline” sono le tracce di ciò che lasciamo di noi, nel nostro percorso di vita. In questo lavoro, gli occhi di una donna semplice che vive e lavora come “porta ceste” in teatro, la donna tutto fare, osservano la vita degli attori, con le loro fisime debolezze. Pinuccia Scolaro, così si chiama la protagonista, dà al mondo della finzione. (“Il teatro è il paradiso della bugia”) come esempio la sua vita di stenti e fatiche, che trova nel ricordo del marito, e nell’amicizia grande con tre prostitute, sue vicine di casa, la forza e il riscatto di sua vita.

Bologna, “La semplicità della donna è protagonista dello spettacolo”

L’attrice e regista Rosalba Bologna parla di “Polline” e sottolinea: “La protagonista di questo spettacolo nella sua semplicità di donna tutto fare a teatro, riesce, dietro le quinte, a cogliere le insicurezze, fragilità anche la solitudine che racchiude in sé questo mondo dorato ed è il punto focale di tutto lo spettacolo. Ma altri due personaggi prenderanno vita con le loro storie, il marito defunto e la sua migliore amica (una prostituta). Questi saranno per lei motivo di certezza, amore, speranza. Lo spettacolo è un connubio tra prosa e musica, una piccola magia tutta da vivere”.