New look per l’appartamento presidenziale al secondo piano di Palazzo d’Orleans a disposizione del governatore Renato Schifani, anzi no. Un dietrofront arrivato nel giro di poco tempo, anzi pochissimo. Per questioni di opportunità. Una spesa non necessaria, almeno per il momento, che è stata messa in ghiaccio.

L’ufficio del presidente

Notizia di giornata era infatti che l’ufficio del cerimoniale della Presidenza della Regione siciliana aveva richiesto l’acquisto di una poltrona presidenziale, di due poltrone modello Oxford per gli ospiti e di un divano e altre due poltrone modello Arcadia. L’acquisto sul Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione) per una spesa di 22 mila euro, più Iva.  Non bazzecole, insomma. “L’importo – si legge nel decreto – graverà sul capitolo 532004 ‘Spese per l’acquisto di mobili e arredi” del Bilancio della Regione Siciliana – rubrica 2 segreteria generale-esercizio finanziario 2022″.

Il dietrofront: “Spesa inopportuna”

Nel giro di poche ore è arrivata la smentita, anzi il dietrofront. “In riferimento alla notizia relativa all’acquisto di alcuni beni per l’appartamento presidenziale del secondo piano di Palazzo d’Orleans, si precisa che il presidente della Regione era all’oscuro di tale acquisto e, appresa la notizia, ha dato immediata disposizione di bloccare la spesa, non ritenendola affatto opportuna”,
fa sapere all’ANSA la Presidenza della Regione siciliana.

La parcella di Russo

Schifani ha già dato prova che tiene molto non solo alle spese, ma anche a quello che la gente percepisce da fuori dal palazzo. Non è il momento di dare in pasto alla gente certi pensieri, per così dire. Ed anche per questo, ieri, in relazione alla notizia della
liquidazione di circa 3,5 milioni di euro all’ex assessore regionale Pier Carmelo Russo per il pagamento di attività professionali svolte nei confronti della Regione Siciliana, gli uffici della Presidenza hanno precisato che si tratta di una decisione non adottata dalla giunta di governo in carica. “Appresa la notizia – si legge in una nota – , il presidente Renato Schifani ha chiesto immediatamente la trasmissione degli atti per poter effettuare un approfondito esame della vicenda in tutti i suoi risvolti».

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