“Che il ponte Corleone sia a rischio crollo noi lo sappiamo con certezza scientifica dal 2002”. Lo dichiara la consigliera comunale e componente della seconda commissione Giulia Argiroffi. Ciò a proposito delle voci politiche che ipotizzano un possibile allentamento delle restrizioni dovuto al contenuto della relazione della Icaro Progetti, ditta incaricata dal Comune di Palermo di eseguire i controlli strutturali sul viadotto. Un documento che non è ancora nella disponibilità degli uffici, ma sul quale c’è grande attesa, anche alla luce di tutti i problemi alla viabilità che le limitazioni stanno causando sul capoluogo siciliano.

Argiroffi (Oso): “Struttura dichiarata ‘a pericolo di crollo’ nel 2002”

Allentamento delle restrizioni nelle quali non crede Giulia Argiroffi. L’esponente del gruppo “Oso” ricorda le relazioni tecniche eseguite sul viadotto di viale Regione Siciliana. “Nel 2002 fu messo nero su bianco ‘la gravissima situazione di dissesto strutturale, tale da generale grave pericolo di crollo’. Nelle more del completamento dell’incarico, sembra trapelare che da queste analisi lo stato del ponte Corleone risulti migliore rispetto a quanto si ci potesse aspettare. Da tecnico, mi preme sottolineare che è assolutamente impossibile che una struttura dichiarata ‘a pericolo di crollo’ e che, in vent’anni, non ha ricevuto nessun tipo di intervento sostanziale, sia oggi in una condizione migliore di venti anni fà”.

“Peggioramento unico scenario possibile”

Più che di miglioramento, l’esponente di “Oso” ipotizza l’esatto contrario. “L’unica cosa che è potuta accadere è che la situazione possa essere peggiorata. Non ci sono alternative. Da tecnico, mi preme rappresentare la gravissima pericolosità a cui si rischia di sottoporre l’intera cittadinanza palermitana e tutto il traffico che attraversa il ponte Corleone. Dall’altro una preoccupazione politica, che troppe volte interviene per sostituirsi alla parte tecnica, che sembra essere quello sta succedendo in questo caso. Il problema non sono soltanto i soldi pubblici sprecati o meno, ma l’incolumità dell’intera città”.

Le restrizioni in vigore sul ponte Corleone

In seguito ai controlli eseguiti dalla Icaro Progetti negli scorsi mesi, sull’area del ponte Corleone si sono rese necessarie alcune modifiche al transito. Il dirigente Sergio Maneri ha infatti predisposto una nuova ordinanza per adeguare la circolazione stradale alle indicazioni date a dicembre dai tecnici della Icaro Progetti. Sul ponte Corleone è stato così istituito il passaggio su una sola carreggiata in entrambi i sensi di marcia. La sede stradale risulta così ristretta a 3,50 metri, attraverso il ricorso a new jersey, cordoli e segnaletica orizzontale. Il passaggio da tre ad una corsia è segnalato a partire da 250 metri prima del ponte.

Rimane inoltre vietato il transito pedonale, fatto che rende il ponte Corleone una barriera architettonica a tutti gli effetti. Ciò, almeno, fino quando non saranno ripristinate le barriere di protezione, alcune delle quali sono tenute attaccate anche con il ricorso a delle corde. Cambia anche il limite di velocità sul viadotto. Da 30 km/h, i mezzi potranno percorrere il ponte Corleone fino a 60 km/h. Questo perchè le carreggiate risultano più solide al centro. Elemento che ha consentito di elevare anche il limite di peso, che è passato da 27 a 44 tonnellate. Oggi si ipotizza un allentamento delle restrizioni, sul quale l’ultima parola spetta all’Amministrazione Comunale.

 

 

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